Sorgerà a oltre 80 chilometri dalla costa trapanese e sarà realizzato con un investimento complessivo di circa 9,3 miliardi di euro, di cui il 30% sarà capitale cinese.
È ‘Med Wind’, il progetto di Renexia del più grande progetto di parco eolico offshore flottante nel Mediterraneo.
È stato presentato da Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, in un evento organizzato insieme con la Fondazione Univerde e la stazione zoologica Anton Dohrn.
Med Wind sarà un parco eolico in mare aperto e invisibile dalla costa, con turbine ad elevata potenza, per produrre energia pulita sfruttando la forza del vento, per la Sicilia e per l’Italia.
È un progetto ambizioso, che punta alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro, molti dei quali ad alta specializzazione, nell’arco di vita dell’impianto, rafforzando la filiera nazionale delle energie rinnovabili.
I lavori di costruzione delle strutture dovrebbero concludersi entro il 2026, dopo il varo inizierà l’assemblaggio a mare delle fondazioni e delle turbine.
L’avvio della produzione di energia elettrica è previsto entro il 2027.
Med Wind prevede l’istallazione di 156 turbine galleggianti, che produrranno una potenza totale di 2.8GW, in grado di soddisfare, a regime, il fabbisogno energetico di circa 3 milioni e mezzo di famiglie, pari a circa il 3% del consumo totale elettrico italiano.
Le pale avranno un’altezza di 295 metri con un diametro del rotore di 80 cm, e saranno istallate a 80 km dalla costa su un fondale che può attivare a 800 metri di profondità.
Così il direttore generale di Renexia Riccardo Toto:
“È un progetto che puntiamo a collegare nel 2027 e che darà valore aggiunto all’economia italiana, con 1.300 posti di lavoro diretti e altri 2.000 indiretti, e con la creazione di un’industria locale della turbina, italiana al 70% insieme con il 30% di capitale cinese a cui abbiamo proposto la collaborazione.
Oggi non c’è la produzione di questa turbina in Europa e puntiamo anche a esportare negli Usa”.
È intervenuto alla presentazione il presidente della Fondazione Univerde, l’ex ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che ha sottolineato come il valore aggiunto del progetto sia rappresentato anche “dall’ascolto dei territori, dalla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, dalla tutela dei delicati habitat e della biodiversità”.
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