Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, il massimo organo di giustizia amministrativa per la Sicilia, con una sentenza deposita ieri 16 ottobre, accogliendo il ricorso di sei consiglieri comunali, ha annullato il decreto del Presidente della Regione Siciliana del 2 gennaio scorso, che dichiarava decaduto il Consiglio comunale di Solarino.
Il 22 dicembre del 2023, sei consiglieri comunali della maggioranza che sostiene il sindaco si erano dimessi, dopo che altri tre consiglieri erano passati all’opposizione, proprio con Mpa.
Secondo il sindaco Germano, l’obiettivo dei tre consiglieri, passati all’Mpa, sarebbe stato quello di fare dimettere il Consiglio comunale, provocando così anche la decadenza del sindaco, e puntare così alle nuove elezioni, dopo il periodo di gestione di un commissario nominato dalla Regione.
Le dimissioni dei sei consiglieri vicini al sindaco avevano invece provocato lo scioglimento del Consiglio mentre rimaneva in carica il primo cittadino con la sua giunta.
Il provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale aveva incontrato la ferma opposizione del deputato regionale e sindaco di Melilli Giuseppe Carta, leader in provincia del Mpa.
Ne era nata una accesa polemica con il sindaco Germano.
“Avevo chiesto con un’interrogazione urgente all’assessore regionale agli enti locali Messina di salvare il consiglio comunale, come già accaduto in altre realtà, verificando la possibilità di surroga dei consiglieri fino al raggiungimento della maggioranza assoluta.
La mia interrogazione è stata inascoltata.
Noi non abbassiamo la guardia a Solarino e siamo pronti ad altre azioni per riportare la democrazia e l’imparzialità!”
I sei consiglieri rimasti in carica, che erano stati dichiarati decaduti dalla Regione, si erano visti respingere il loro ricorso al Tar e appellato la sentenza di primo grado al Cga, che ha invece accolto le loro motivazioni e reintegrato il consiglio comunale.
Per il Cga il consiglio non andava sciolto e i consiglieri dimissionari dovevano essere surrogati, seguendo l’ordine dei voti conseguiti nelle rispettive liste alle elezioni.
Giuseppe Carta, ha commentato la notizia con soddisfazione.
“Vince la democrazia contro l’arroganza e la presunzione di una parte della politica oggi rappresentata dall’attuale sindaco di Solarino che, con l’utilizzo distorto delle regole, ha buttato fuori i consiglieri eletti dai solarinesi, proclamati dallo Stato; i quali, lo ricordiamo, furono fondamentali per la sua elezione dopo la sconfitta di 5 anni prima.
Questo stupro è stato risolto dai giudici del consiglio di Stato per la Sicilia.
Rammento ancora le parole poco gratificanti nei miei riguardi proferite dal sindaco Giuseppe Germano, alla luce dell’odierna sentenza quelle offese gratuite appaiono oggi come un goffo tentativo di distrarre deliberatamente, su altri argomenti, l’attenzione dell’opinione pubblica.
Archiviamo questa triste pagina e torniamo a vivere in democrazia anche a Solarino”.
Viene lecito chiedersi: cosa penseranno i sei consiglieri comunali che si sono dimessi per attuare la strategia pensata a tavolino per salvaguardare la poltrona del sindaco?
Quale sarà il futuro di questi consiglieri anche loro eletti dai concidattini solarinesi o dai sanpalesi come ama definirli il primo cittadino?”
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