Incontri pressoché quotidiani svolti anche in pieno agosto, confronti serrati sia con la politica sia con l’apparato amministrativo dei comuni, un sostegno a 360 gradi con il fine comune di ottenere un vantaggio per tutta la comunità.
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Queste in sintesi le premesse che hanno contribuito in maniera evidente al raggiungimento dell’importante obiettivo suggellato nella giornata di ieri dalla firma del ministro Provenzano, ovvero l’attivazione delle Zes in Sicilia. “Quando si raccolgono i frutti del duro lavoro non si può che essere soddisfatti – dichiarano Innocenzo Russo e Gianpaolo Miceli, rispettivamente presidente e vicesegretario di CNA Siracusa – anche perché abbiamo creduto sin da subito allo strumento delle Zes, lavorando alacremente con i comuni che erano rimasti esclusi dalla prima perimetrazione per rispettare i termini del nuovo bando e presentare la richiesta di adesione”.
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“Abbiamo svolto un importante ruolo di raccordo tra la parte politica e quella tecnica – continuano Russo e Miceli – mettendoci a disposizione del territorio, consapevoli di contribuire con il supporto ai comuni per l’inserimento nelle Zes al rilancio economico necessario già prima della pandemia ma oggi, se possibile, ancora più strategico”. “Oggi però parte una nuova sfida – concludono Innocenzo Russo e Gianpaolo Miceli – nella quale le parole d’ordine devono essere azione e coesione: azione perché devono partire al più presto le necessarie inziative volte alla piena attivazione delle Zes, ossia il finanziamento dei crediti d’imposta e tutte le agevolazioni in termini fiscali e di semplificazione, coesione perché il territorio deve saper trovare la giusta quadra per lavorare insieme e far diventare la Zes della Sicilia Orientale di grande appeal anche nei confornti delle altre Zes italiane, diventando maggiormente attrattiva per gli investimenti nazionali e internazionali”.