«Musumeci dica la verità ai siciliani. Altro che strumento finanziario di svolta e capace di rispondere all’emergenza economica e sociale. È in arrivo una finanziaria in larghissima parte sospesa, con risorse e tempi di utilizzo indefiniti».
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E’ il segretario regionale di Articolo uno Pippo Zappulla a dichiararlo, riferendosi alla prossima approvazione del bilancio e della finanziaria regionale. «Si parla – continua Zappulla – di una manovra da 1949 milioni, composta da pochi fondi propri, da un contributo dello Stato – 345 milioni frutto del non versamento del contributo alle finanze dello Stato – e altri 1,4 miliardi di euro che si intende riprogrammare di risorse comunitarie. Chiediamo al governo regionale intanto se sui 345 milioni di euro di contributo dello Stato è stata già definita l’intesa indispensabile per ottenerli. Così come riteniamo doveroso confessare al mondo dell’impresa, del lavoro, ai cittadini che le risorse comunitarie devono, prima di poter essere utilizzate, essere riprogrammate e concordate appunto con l’Unione Europea».
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E ancora Zappulla: «E quando questo potrà accadere, conoscendo i tempi siciliani, si tratta almeno di diversi mesi, sono risorse che potranno essere utilizzate per investimenti e non impegnate per la spesa corrente e ordinaria. Felicissimi di essere smentiti, ma è forte la sensazione di una finanziaria farsa, ennesima dimostrazione di inadeguatezza politica e di incapacità ad affrontare la delicata situazione economica della regione e la drammatica condizione di disagio crescente dei siciliani». Auspichiamo che dal mondo politico e sociale della Sicilia – conclude Pippo Zappulla – si alzi forte la protesta e la mobilitazione contro una manovra finanziaria che così rischia di affossare ulteriormente una Sicilia già in profonda crisi economica e sociale».