“Leggi bene le carte e parla con la gente. Un insegnamento valido anche per chi racconta una pandemia.”
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È questo il tema del webinar live organizzato dalle sezioni di Siracusa di Assostampa e del Gruppo Cronisti Siciliani-Unci in occasione del 42° anniversario dell’omicidio di Mario Francese, il giornalista siracusano del Giornale di Sicilia ucciso a Palermo nel 1979. Il prossimo 26 gennaio, in diretta, a partire dalle ore 11 e fino alle 13, visibile a tutti, sulle pagine Facebook di Assostampa Sicilia e Assostampa Siracusa e sulla piattaforma Zoom per i colleghi iscritti per i crediti formativi, l’appuntamento organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e l’Assostampa regionale. A parlare di Mario Francese, del suo esempio e dell’attualità del suo sistema di inchiesta, saranno il segretario regionale dell’Assostampa, Roberto Ginex, il presidente del Consiglio regionale di Assostampa, Alberto Cicero, il responsabile del presidio di Libera Siracusa intitolato al giornalista ucciso, Giacomo Carpinteri, uno studente del Classico di Siracusa, Andrea Campanelli, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti siciliani, Giulio Francese, e l’editorialista del quotidiano La Stampa, Marcello Sorgi.
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“L’attualità di Mario Francese, del suo metodo di lavoro, è quanto mai evidente – hanno sottolineato Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa, e Massimo Ciccarello, fiduciario provinciale del Gruppo Cronisti di Assostampa-UNCI – Con questo incontro abbiamo voluto coniugare il ricordo di un collega ucciso dalla mafia e la necessità, oggi, di essere quanto mai fedeli ad uno dei suoi insegnamenti maggiori: anche per raccontare la pandemia e tutto quello che riguarda i cittadini bisogna documentarsi, verificare fonti e notizie per riportarle correttamente.” Il webinar sarà preceduto, alle ore 9, dalla tradizionale cerimonia davanti alla targa che ricorda Mario Francese collocata all’interno dell’area dell’ex Casina Cuti. Nel rispetto delle norme per il contenimento del virus saranno presenti soltanto le Autorità civili e militari e non è prevista la presenza del pubblico.