Non è più una storia di tristezza, di abbandono o di rassegnazione, per la drammaticità della malattia, quella di Salvo, ma un racconto di fede e di gioia.
Gli occhi pieni di speranza che comunicano continuamente, che cercano persone – e non solo amici e familiari – occhi che “scrivono” e consegnano messaggi a chi va a trovarlo, lettere e testimonianze, occhi – addirittura – che incoraggiano chi ha braccia per abbracciare, gambe per correre e una voce per parlare e per gridare.
“Grida” da quel letto, Salvo, e insegna molto a tutti sulla capacità di non arrendersi: la SLA non è riuscita a fermare la fiducia in Dio, anzi le sue preghiere le ha alimentate, comprendendo lui per primo e, dopo, tutti quelli che lo circondano, che il disegno di Dio va al di là della nostra immediata comprensione.
Presente all’incontro con San Sebastiano il parroco del posto, don Giuseppe Gurciullo, il quale, dopo aver pregato, ha condiviso che “Nell’offerta quotidiana della vita, la malattia di Salvo è terra feconda di fede ed è un grande dono per tutti”.
Salvo e la moglie Delia Catania non parlano di morte, essi sentono che la vita trabocca e non esitano a comunicare a credenti e non, la loro esperienza di consegnarsi, insieme, come nel giorno del loro matrimonio, alla volontà di Dio.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.