Nel cuore della provincia di Siracusa, le truffe ai danni degli anziani non accennano a fermarsi. Nei giorni scorsi, nuovi episodi hanno visto l’utilizzo di vecchi e collaudati stratagemmi, con i malintenzionati pronti a ingannare le vittime per ottenere denaro, sfruttando la fiducia e la vulnerabilità degli anziani, spesso soli nelle loro case.
La truffa che sta mettendo a rischio numerosi anziani è quella del finto incidente stradale. L’ignaro malcapitato riceve una telefonata da un presunto maresciallo delle forze dell’ordine, che lo informa che il figlio della vittima sarebbe stato coinvolto in un incidente grave, causato proprio da lui. La voce dall’altro lato della cornetta, con tono autoritario, comunica che per evitare guai legali e garantire il rilascio del giovane, è necessario un pagamento che può arrivare fino a 7.000 euro.
Non manca, naturalmente, l’ulteriore inganno: un complice, “addetto al ritiro dei soldi”, si presenterà a casa per riscuotere la somma.
La Questura di Siracusa lancia un allarme ai cittadini, esortandoli a non abbassare mai la guardia. Le forze di polizia, infatti, non richiedono mai denaro in alcun caso. Il sistema della “libertà su cauzione”, infatti, non esiste nel nostro ordinamento, se non in contesti giuridici ben lontani dalla realtà italiana, come negli Stati Uniti.
In presenza di tali richieste, l’unica risposta corretta è quella di non cedere al panico e di non effettuare alcun pagamento. La Polizia di Stato invita a chiamare immediatamente il numero di emergenza 112, come fece recentemente un anziano siracusano che, non esitando un attimo, fece arrestare i truffatori tentando di estorcergli denaro.
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