Lo chiedono FIM – FIOM – UILM in una nota pervenuta in redazione. “Il nuovo incremento di positivi al Covid-19 nella provincia di Siracusa, fotografa una condizione di allarme che non può essere sottovaluta, la chiara relazione tra “assembramenti” e fattore pandemico del virus, ci impone di non abbassare la guardia”.
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Il potenziale contatto con persone che hanno sviluppato sintomi o positività al virus, diventa nell’area del Petrolchimico, fattore di rischio inaccettabile che bisogna contrastare con un’azione preventiva da realizzare con indagini diagnostiche generalizzate (test sierologici e tamponi), per identificare eventuali soggetti con positività o che, al momento asintomatici, presentono una anamnesi a rischio di malattia.
“Come OO.SS abbiamo richiesto la convocazione del Comitato Paritetico Territoriale, – previsto dal Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, condiviso con la sezione Metalmeccanici di Confindustria Siracusa il 12 giugno 2020 -, a fronte delle segnalazioni raccolte su casi di positività o sospetta positività al Covid-19 di soggetti operanti nelle Aree del Petrolchimico di Siracusa per conoscere le iniziative intraprese dalle aziende per minimizzare la probabilità di trasmissione del contagio.
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Ancora di più con l’avvicinarsi delle “fermate degli impianti”, che vedranno aumentare esponenzialmente le presenze nel Petrolchimico, occorre un’azione di prevenzione e di contrasto eccezionale. Come OO.SS. chiediamo, – (ai sensi del D.Lgs 81/2008 e alla comunicazione prot. 14005 del 16/04/2020 dell’Assessorato alla Salute Regione Sicilia) -, all’ASP di Siracusa l’istituzione di presidi dotati di personale qualificato per l’esecuzione di test sierologici al quale potrà rivolgersi il personale delle imprese autorizzate a riprendere o continuare le attività, come quelle che insistono nel perimetro del Petrolchimico.