Un solo positivo a fronte di un numero di tamponi molto più alto rispetto a martedì scorso, ben 1.520: il secondo turno di test anticovid, con il sistema “drive-in”, dedicato alle scuole siracusane ha dato un esito molto incoraggiante.
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Una settimana fa i positivi erano stati 9 su 639 tamponi. L’iniziativa è promossa dalla Regione attraverso l’Asp e si avvale della collaborazione del Comune, che partecipa con il suo sistema di protezione civile. Presenti sul posto il sindaco, Francesco Italia, e l’Assessore competente Sergio Imbrò. Oggi sono stati testati gli studenti, il personale docente e non docente e i genitori del liceo scientifico “Luigi Einaudi”. Negli spazi dell’ex ospedale neuropsichiatrico, nonostante la giornata di pioggia, sono stati montati 4 gazebo dove hanno operato i medici e gli infermieri del Dipartimento prevenzione medico dell’Asp, con il direttore Ugo Mazzilli, e si sono alternati 40 volontari della Protezione civile comunale, che si avvale anche della consulenza medica dei dottori Angelo Giudice e Gaetano Scifo. Il lavoro è andato avanti fino al pomeriggio inoltrato grazie all’utilizzo delle torri faro delle associazioni di protezione civile oggi impegnate: Avcs, Ross, Croce Rossa, Templari e Cisom.
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“Davvero una bella prova di impegno civile – commenta il sindaco Italia – mentre siamo tutti chiamati a fare del nostro meglio per superare la difficile fase imposta dall’epidemia. Il risultato di oggi è il frutto di una proficua collaborazione istituzionale tra noi e l’Asp ma, prima di tutto, di un bel lavoro di squadra tra tutte le persone coinvolte in questa importante attività di tracciamento dei giovani, che spesso più di altri asintomatici e, dunque, potrebbero favorire inconsapevolmente il contagio”. Soddisfatto l’assessore Imbrò “non solo per il risultato incoraggiante di un solo positivo – dichiara – ma anche per lo spirito che si è creato tra tutti gli operatori, tanto quelli sanitari quanto i nostri volontari, a cui va il mio ringraziamento. Nonostante qualche disagio in più per il tempo incerto, che ci ha costretti a ritardare l’inizio del servizio, siamo riusciti a fare un numero di tamponi ben più alto non solo della scorsa settimana ma soprattutto rispetto ai mille previsti alla vigilia.”. Per lo screening sono stati utilizzati tamponi rapidi così da avere il risultato in pochi minuti; in caso di positività, è stato fatto un secondo test, questo di tipo molecolare.