Sono nate le prime tartaruge Caretta caretta alla spiaggetta di Ognina in uno dei due nidi che sono stati monitorati dai volontari di Natura Sicula.
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La schiusa è iniziata lo scorso 24 agosto ed è avvenuta nell’arco di cinque giorni, e proprio oggi, dopo due giorni di stallo, l’ispezione del nido, avvenuto per mano di Oleana Prato del progetto WWF Tartaruga, ha consentito di trovare sotto la sabbia altre tre tartarughe pronte a emergere. La spiaggia di Ognina, composta da sabbia mista ad argilla e frammenti calcarei, non è il meglio che una tartaruga marina possa scegliere per ovodeporre. Non a caso la spiaggia non è segnalata tra quelle che, a memoria d’uomo, sia stata scelta in passato dal chelonide per nidificare. La poca permeabilità e la compattezza della sabbia ha abbassato sensibilmente la percentuale delle nascite. Su una settantina di uova, solo venti hanno dato alla luce giovani esemplari, le altre sono state attaccate da batteri e funghi e non sono arrivate a buon fine. Peraltro nei giorni scorsi nove tartarughine, appena nate, per uscire dal nido e raggiungere il mare hanno atteso il tramonto sotto pochi centimetri di sabbia, ma le alte temperature le ha disidratate fino a morire, facendo da tappo a quelle che via via nascevano e dovevano sbucare. L’intervento di Oleana ha salvato gli esemplari intrappolati. Raggiunto il mare, le giovani tartarughe hanno cominciato a nuotare per allontanarsi il più possibile dalla costa e raggiungere, dopo una instancabile corsa di 24-48 ore, la piattaforma continentale, dove le correnti concentrano una gran quantità di nutrienti.