“Chiediamo un intervento immediato e urgente affinché tutte le parti interessate possano intraprendere iniziative comuni a scongiurare il crearsi di eventuali focolai da Covid 19, all’interno del Tribunale di Siracusa e sollecitiamo inoltre che il personale di cancelleria e in particolare coloro che svolgono le loro funzioni nelle aule di udienza, vengano periodicamente sottoposti a tamponi rapidi”.
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L’appello rivolto ai vertici del Tribunale è stato lanciato dal coordinatore provinciale giustizia della Fp Cisl, Andrea Milici, dopo il primo caso di positività da Covid 19, registrato al Tribunale di Siracusa, dopo il lockdown della scorsa primavera. “Si tratta di un caso riscontrato all’ufficio del Giudice di Pace ed abbiamo appreso la notizia stamattina, poiché nessuna comunicazione è stata data al nostro rappresentante alla sicurezza Franca Curcio Nava – ha detto Milici – il Tribunale è l’unico ufficio nella provincia ad aver allo stato una percentuale di lavoratori in smart working pari allo zero per cento e soprattutto come più spesso ribadito l’unico ufficio pubblico a cui a tutti è permesso entrare senza nessuna limitazione”.
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Milici ha rilevato anche le criticità riscontrate nell’attività giudiziaria svolta quotidianamente. “Testimoni e imputati entrano giornalmente spesso con accompagnatori – ha sottolineato Milici – ed il numero dei fascicoli trattati ad udienza è spesso superiore a 30/35 processi e neanche la trattazione ad horas sta evitando assembramenti nelle aule nonché nei corridoi antistanti le aule di udienza. Inoltre per migliorare l’acustica nelle aule, spesso si procede a chiudere le finestre nelle aule senza possibilità di poter arieggiare gli ambienti durante la trattazione dei processi. Per mercoledì era stata già fissata una riunione in Tribunale richiesta dalla Rsu per sollevare le criticità e le norme anti Covid. Ci auguriamo tutti di giungere ad una soluzione il prima possibile”.