Il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, risponde all’onorevole Cannata e al commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Napoli, che avevano affermato che la provincia di Siracusa non perderà un solo euro per la rimodulazione del Pnrr.
Qualche giorno fa, il deputato nazionale Luca Cannata e il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Napoli, lo avevano accusato diffondere notizie “false ed inventate, assolutamente propagandistiche e strumentalmente distorcenti, perché la nostra provincia non perderà un solo euro previsto dal Pnrr”.
Numeri alla mano, il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, risponde sulle pagine del quotidiano La Sicilia di ieri.
“Nella realtà dei fatti, come sembra ormai scontato, dovesse essere approvata la proposta di riduzione fortemente voluta dal governo Meloni a seguito dell’incapacità di rispettarne obiettivi e tempistica assegnata, oggi in fase di approvazione in seno alla Commissione Europea, la provincia di Siracusa non perderà un solo euro, ma 90.750.00 euro a fronte di un’assegnazione complessiva di risorse a valere sui fondi del Pnrr per tutti i 21 comuni della nostra provincia alla data del 31 maggio scorso pari a 205.410.000 euro”.
Secondo i dati forniti dal segretario della Cgil di Siracusa, si tratta di un taglio medio per comune del 44%.
Nella sola città di Siracusa il taglio sarebbe quasi del 44%, i 51.500.000 euro assegnati si ridurrebbero a 22.610.000.
Ad Augusta sarebbero tagliati 8.270.000 euro dei 13.000,000 previsti.
Il taglio sarebbe addirittura dell’80% per i comuni di Buccheri, Carlentini, Ferla, Floridia, Pachino, Portopalo e Solarino.
Per Alosi non sono di nessuna rassicurazione le parole del ministro per le Politiche comunitaria Fitto, che intervenendo in Parlamento ha assicurato che nessuna opera sarà fermata, ma saranno trovate fonti alternative di finanziamento, dal momento che tutti i fondi, ciascuno dei quali ha una sua precisa destinazione, sono già impegnati.
“Si prova a dimenticare che al momento dell’assegnazione delle risorse del Pnrr, i criteri di ripartizione tra i vari territori tenevano già in conto gli altri fondi comunitari.
In modo particolare per la Sicilia, e quindi anche per la nostra provincia, il piano dovrebbe rappresentare l’ulteriore spinta per accorciare le distanze infrastrutturali, sanitarie, di rigenerazione urbana, di efficientamento energetico, di valorizzazione delle aree interne e di riduzione delle diseguaglianze nei confronti del resto del paese.”