Dopo gli articoli di ieri, le due testate giornalistiche La Sicilia e Today.it continuano a fare emergere ulteriori dettagli sulla vicenda dei contributi interni al gruppo politico che fa riferimento al deputato di FdI Luca Cannata.
Quello che emerge è uno scenario tutt’altro che sereno tra i meloniani della provincia di Siracusa.
La Sicilia dà conto di un comunicato del deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso, sospettato di avere giocato un qualche ruolo nella denuncia, dal momento che coloro che accusano Cannata sono ora del suo partito.
“Non sono mai stato un ‘acerrimo nemico’ dell’on. Cannata; i nostri rapporti sono stati improntati sempre sul reciproco rispetto e sono stati sempre cordiali e sereno al netto di fisiologiche e temporanee divergenze di vedute”.
Today.it pubblica invece il testo integrale di una lettera inviata il 13 gennaio scorso al capo della segreteria politica di FdI, Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, da Peppe Napoli, ex presidente provinciale del partito.
La lettera, che è etichettata “riservata personale” con l’autore che scrive “esigo resti riservata”, contiene accuse di carattere politico a Cannata, di cui traccia un profilo per certi versi impietoso.
L’avvocato Peppe Napoli, per sette anni commissario provinciale del partito, era stato eletto alla presidenza del partito a dicembre del 2023, carica dalla quale si dimise appena qualche mese dopo, ad aprile del 2024, “per esigenze familiari e impegni professionali”.
Nella lettera indirizzata ad Arianna Meloni, Napoli parla ora di una “difficilissima e sofferta decisione, maturata interiormente senza mai confidata ad alcuno, che è stata la conseguenza di una lunga serie di comportamenti messi in atto da chi artatamente si è autolegittimato a maltrattare il partito nei suoi principi e valori, usandolo esclusivamente per i propri scopi e le proprie esclusive ambizioni, in totale spregio della condivisione e del coinvolgimento della nostra comunità”.
Napoli scrive di aver dovuto prendere le distanze da Luca Cannata, per evitare di continuare ad essere considerato “un suo sodale, l’uomo vicino a lui, è questa la visione che l’opinione pubblica aveva di me ed era questa la visione che Luca Cannata raccontava, approfittando della mia lunga e coerente militanza laddove c’è sempre stata la fiamma tricolore”.
Quindi l’ex presidente parla della visione politica e del “modus operandi” del deputato di Avola, che definisce improntata ad “ostacolare ogni percorso politico sia degli esponenti politici appartenenti alla coalizione del centrodestra ma soprattutto ostacolare, ma direi schiacciare, tutti coloro che all’interno del nostro partito, impegnandosi con assoluta abnegazione, cercano di dare il loro contributo sempre maggiore proiettandosi anche al raggiungimento di giuste ambizioni
personali sempre per gli interessi della nostra collettività, per spirito di servizio al fine del miglioramento sociale”.
Napoli usa parole dure verso il suo leader, che accusa di non volere far crescere una comunità, una classe dirigente, ma di distruggere sul nascere qualsiasi manifestazione di squadra, fondamentalmente per quella che definisce “la sua più grande paura, direi paranoia psichica, quella di poter perdere quella posizione ottenuta con la menzogna usando il nostro partito solo ed esclusivamente come uno strumento, pronto a scaricarlo nel momento in cui non sarà più utile”.
Per Napoli, Cannata teme che possa nascere un antagonista del centrodestra, un amministratore locale capace, “che possa crescere al punto da sconfiggerlo in una competizione elettorale.
Pur di farlo perdere, mette in atto accordi, con il favore delle tenebre, gli avversari politici e i candidati degli altri schieramenti che hanno maggiore possibilità di vincere”.
Quindi il riferimento esplicito alle elezioni amministrative di Siracusa, dove il candidato del centrodestra Riccardo Messina fu sconfitto a sorpresa da Italia al secondo turno.
“Emblematica è stata l ‘ultima esperienza elettorale che ha interessato il capoluogo siracusano, una sconfitta impossibile da concretizzarsi ma che, purtroppo, cosi è stata, una sconfitta voluta, cercata ed ottenuta da Luca Cannata, come d’altronde è avvenuto per tutti i comuni della provincia, dove la lista di FDI ha sempre ottenuto risultati soddisfacenti ma dove la coalizione ha sempre perso con il proprio candidato”.
Nella lettera, Napoli fa anche riferimento al rapporto di Cannata con l’ex sindaco di Siracusa ed ex deputato regionale ed assessore regionale Titti Bufardeci, che definisce “il suo maestro”, con il quale il deputato avrebbe legami di affari.
“Soci in affari e suo finanziatore occulto, per le modalità con le quali recepiscono le risorse, quantomeno, a mio modesto parere, illegittime, metodologicamente inopportune, tale rapporto conferma la mentalità politica esclusiva, base fertile per con solidare il potere accentratore”.
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