Il campionato di calcio è fermo, lo stadio “Nicola De Simone” è chiuso come da decreto governativo, ma il cuore della Curva Anna, invece, continua a battere forte come sempre.
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E’ proprio in un momento delicato come questo, dove l’Italia e molti cittadini sono in ginocchio, a causa del Covid-19 che, oltre ad un gruppo che ha preferito iniziative private, il resto della Curva Anna si è unito raccogliendo fondi per chi, in questo momento, è in difficoltà. Con una somma di 720,00 euro il mondo ultras aretuso fa sentire la propria presenza e la propria vicinanza alle famiglie più bisognose. “Non abbiamo voluto fare una semplice spesa – dice il direttivo della Anna – ma abbiamo preferito suddividere il denaro in buoni spesa affinché ogni famiglia possa acquistare quello di cui ha più necessità”. 24 buoni spesa di 30 euro più un contributo in merce, offerto dal supermercato Conad, verranno distribuiti dagli stessi ultras aretusei affinché, in un momento di sconforto e di paure, possa tornare un piccolo sorriso soprattutto ad anziani e bambini.
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“Vogliamo pensare a chi, in questo momento – dice il direttivo della Curva Anna – non sta passando un buon periodo e sappiamo che, seppur con un piccolo contributo, possiamo donare un momento di respiro a famiglie che stanno vivendo in un dignitoso silenzio le proprie difficoltà. Non vogliamo medaglie al petto. Vogliamo solo dare una mano”. E se il mondo del calcio è obbligatoriamente fermo sapere che il cuore ultras continua a battere per donare sorrisi infonde speranza. Perché nella mentalità di chi lo stadio lo vive quasi come una seconda casa c’è proprio la mentalità, la forza e la predisposizione di aiutare, in qualsiasi modo, il prossimo. Un dono, quello della Curva Anna, che fa levare nel silenzio uno scandito, come durante le gare di calcio, dove la parola Siracusa riecheggia con forza in una città silenziosa e nell’animo dei cittadini che sperano solo di superare questo momento. Un momento che resterà inesorabilmente scritto nei libri di storia come resterà impresso il gesto che gli ultras della “Curva Anna” hanno fatto per la propria città.