Augusta, Carlentini, Floridia, Francofonte, Rosolini e Siracusa, sono i sei comuni commissariati della Regione perché inadempienti per quanto riguarda l’obbligo di censimento dei terreni percorsi da incendi e di aggiornamento annuale del catasto delle aree bruciate.
Dopo gli incendi delle scorse settimane, la regione ha nominato i i commissari ad acta che sostituiranno le 147 amministrazioni comunali siciliane inadempienti per quanto riguarda l’obbligo di censimento dei terreni percorsi da incendi e di aggiornamento annuale del catasto delle aree bruciate.
Il provvedimento dell’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina, arriva dopo ripetuti solleciti nei confronti degli enti locali ed è stato assunto a seguito della richiesta da parte del comando del Corpo forestale della Regione Siciliana.
I commissari nominati fanno parte dell’ufficio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali.
A livello nazionale, il catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco è stato introdotto dalla legge n. 353 del 2000 con lo scopo di preservare da speculazioni i terreni colpiti da incendi, applicando specifici vincoli ambientali e urbanistici.
Il censimento e l’aggiornamento del catasto sono compiti dei Comuni e le Regioni hanno potere sostitutivo nel caso in cui l’obbligo non venga rispettato.
In Sicilia la materia è regolata dalla legge regionale n. 13 del 2022 che prevede la nomina di commissari regionali in caso di inadempienza.
“Un atto dovuto ma che assume ancora maggior valore in una stagione che ha visto la nostra Isola vittima di numerosi attacchi al patrimonio boschivo e all’ecosistema.
I territori bruciati a opera di piromani e incendiari continuano a mostrare la gravità della situazione e il rischio per ampie aree del nostro patrimonio naturale.
Nessuno immagini di poter speculare sulle ferite della Sicilia”.
Così ha commentatol’assessore Messina.
Nell’elenco dei comuni commissariati figurano tre capoluoghi di provincia: Catania, Siracusa e Trapani.
Ragusa è l’unica provincia assente nell’elenco, quella in cui tutti i comuni hanno provveduto al censimento.
La provincia con il maggior numero di comuni inadempienti è Messina, ben 60.
Questa la distribuzione per provincia:
Agrigento 19, Caltanissetta 5, Catania 27, Enna 9, Messina 60, Palermo 16, Ragusa nessuno, Siracusa 6, Trapani 5.