Il movimento Civico 4, guidato da Michele Mangiafico, esprime profonda preoccupazione riguardo alla nota integrativa al bilancio di previsione 2024, approvata con delibera 169 del 29 dicembre 2023 dalla Giunta municipale.
Tale documento rivela che l’Amministrazione comunale ha intenzione di spendere la cifra di 1.115.060,00 euro dei fondi pubblici per l’affitto di locali privati destinati a servizi.
Di fronte a questa gestione incauta delle risorse finanziarie, desideriamo mettere in luce l’eccessivo numero di beni patrimoniali lasciati in uno stato di abbandono, degrado e vandalizzazione.
“Questi beni avrebbero potuto, – dice Michele Mangiafico – e potrebbero ancora in futuro, essere sfruttati per ospitare attività per le quali l’Amministrazione comunale preferisce pagare affitti a privati. In particolare, la nostra attenzione si focalizza sulla scuola di via di Villa Ortisi, frutto di un lascito testamentario con l’obiettivo di educare i più giovani della nostra comunità”, commenta Michele Mangiafico.
“Da quindici anni, questa struttura è vergognosamente chiusa”.
Nel 2011, l’Amministrazione comunale ha assegnato alla ditta Aemme S.r.l. lavori di restauro e risanamento per un importo di 568mila euro, completati nel 2012 e collaudati nel 2015.
Nel medesimo anno è stato affidato il progetto per la sostituzione e revisione degli infissi esterni.
“Le Amministrazioni comunali che si sono succedute dal 2013 a oggi non hanno mai completato i lavori necessari alla riapertura della scuola di via di villa Ortisi e hanno lasciato che l’immobile ricadesse nello stato di abbandono, prestando il fianco al danneggiamento e alla vandalizzazione, lasciando che l’area circostante divenisse una discarica a cielo aperto di materiale di ogni tipo”.
“Da una ricognizione del 31 dicembre 2021 è risultato che l’onere necessario per assicurare il corretto svolgimento delle attività didattiche è pari a 1.500.000,00 euro”.
“Nonostante ciò, ancora nel 2023, registriamo un impegno di spesa pari neanche alla metà di questa somma, che determinerà – qualora realmente fosse utilizzata – ancora un lungo periodo di inutile chiusura a vantaggio di onerosi esborsi di denari pubblici per affitti a privati”, conclude.