I laboratori di analisi cliniche saranno coinvolti con il Servizio sanitario regionale e potranno effettuare i test sierologici per l’emergenza Covid-19.
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L’autorizzazione è arrivata dall’assessorato regionale della Salute che ha allargato anche alla rete privata la possibilità di screening epidemiologico. Le strutture di laboratorio pubbliche e private della Regione Siciliana – si legge in una disposizione a firma dell’Assessore Ruggero Razza – sono state invitate a presentare una manifestazione di interesse a collaborare per l’avvio di una attività di screening mediante esecuzione di test sierologici di tipo “quantitativo”, con utilizzo dei kit attualmente disponibili o mediante il ricorso ad altre strumentazioni nella disponibilità dei predetti laboratori. Rimane confermato, ovviamente, l’utilizzo del tampone rino-faringeo. Grande soddisfazione per la Federazione Sanità della Cidec che già da diverse settimane aveva avviato un’intensa interlocuzione con l’assessore Razza e con gli uffici regionali, manifestando l’interesse e la disponibilità della categoria a collaborare sull’attività di prevenzione, accertamento e monitoraggio dell’epidemia del virus, sia con i tamponi che con i test sierologici.
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Per dimostrare che anche la rete privata ha un coordinamento del monitoraggio, la Cidec ha realizzato un link https://app.keix.com/survey/7b8b281e-585b-427b-bedd-aeaa626ad3a3/redeem per il Covid-19. Si tratta di una raccolta di Open Data sul test rapidi e sierologici, in collaborazione con il maggior numero di laboratori di analisi sul territorio nazionale per supportare il lavoro delle Pubbliche Autorità e della Ricerca per comprendere in modo più chiaro le dimensioni della pandemia e le sue dinamiche di diffusione. Tutti i dati forniti della rete privata saranno poi confrontati con la Regione. In pratica, la rete privata ha creato un coordinamento regionale in grado di monitorare la popolazione. “Tutto ciò gratifica noi come Cidec – afferma Elisa Interlandi, presidente regionale della Federazione Sanità – e tutta la categoria dei medici e dei biologici, con i propri laboratori di analisi presenti in modo capillare sull’intero territorio regionale, coerentemente alle disposizioni del Ministero della Salute e del parere positivo del Comitato Scientifico Regionale, sulla scorta delle ricerche in materia a livello mondiale.”