Lo annunciano con una nota congiunta, Gianluca Scrofani per “Cantiere Siracusa”, Moena Scala per “Siamo Siracusa”, Mario Bonomo e Alberto Palestro per “Grande Siracusa 2023″, e Alessandra Furnari per “Fuori Sistema per Siracusa”.
Ad eccezione del movimento di Bonomo e Palestro, gli altri facevano parte, assieme a Laboratorio Civico di Salvatore Castagnino e Carlo Busiello e Insieme di Antonino Casella, dell’aggregazione Officina Civica per Siracusa, che a fine gennaio aveva annunciato la candidatura di Alfredo Foti.
Gli autori del comunicato dicono di aver chiesto a Giancarlo Garozzo “di fare l’ennesimo sacrificio”, dopo un confronto franco e aperto, avviato con alcune delle più rappresentative realtà presenti in città, che lo hanno individuato come la persona giusta per guidare l’aggregazione.
Nel comunicato non è citata Officina Civica per Siracusa.
Si attaccano l’amministrazione Italia e i partiti di centrodestra, subalterni alle decisioni del tavolo regionale sulle candidature, che avrebbe a cuore solo le sorti di Catania.
“E’ evidente infatti che l’attuale amministrazione, invece che proseguire sull’ottimo percorso avviato dalla precedente”, quella guidata proprio da Garozzo, “ha compiuto una innaturale, dannosa involuzione ed ha reso così Siracusa una città ridotta ai minimi termini, una periferia abbandonata della vicina metropoli catanese”.
I quattro movimenti ritengono che l’amministrazione Italia abbia peggiorato le condizioni di vivibilità di Siracusa, insistendo su un modello di mobilità non sostenibile nelle principali arterie cittadine, mentre è invece necessario sviluppare progetti ecosostenibili di mobilità urbana.
Duro l’attacco al sindaco sull’affidamento del servizio di trasporto urbano a Sais, reso noto nei giorni scorsi.
“Abbiamo visto scomparire in questi anni il servizio pubblico elettrico, rivoluzionario per la città e particolarmente apprezzato da cittadini e turisti, che proprio l’amministrazione Garozzo aveva introdotto. La giunta attuale, risolto il contratto con l’AST, è rimasta totalmente impreparata ed ha tentato maldestramente di riparare con un affidamento diretto, tra i tanti che hanno caratterizzato questa amministrazione, a SAIS, che, lungi dal migliorare la situazione, riduce di circa il 50% il servizio già minimo fornito dal precedente gestore”.
Quindi l’elogio di Garozzo, “di cui la città apprezza l’esperienza amministrativa consolidata, così come gli sono riconosciute doti di forza e coraggio nel difendere la nostra città da ogni scempio o sistema che tenti di aggredirla o danneggiarla”.