E’ il tema sul quale il sindacato provinciale unitario (Cgil, Cisl e Uil) ha chiamato a raccolta istituzioni (come l’Anci), la politica (come le rappresentanze parlamentari nazionali e regionali), gli ordini professionali (dai medici agli infermieri), le associazioni, i movimenti a vario titolo interessati.
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E lo farà venerdì 4 dicembre, con una teleconferenza on air, a cui prenderanno parte tutti contemporaneamente, per redigere un documento condiviso da presentare sia al governatore Musumeci sia al ministro Speranza. L’obiettivo del sindacato è quello di creare un fronte quanto più ampio e variegato possibile per fare intendere quanto il tema sanità in provincia abbia bisogno della massima attenzione di tutti in modo che si superino le importanti criticità di cui già si era a conoscenza e di cui si parlava da anni e che l’emergenza Covid 19 ha messo ancor più in luce con tutta la sua drammaticità.
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“Le nostre organizzazioni sindacali – affermano Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti, rispettivamente Cgil, Cisl e Uil – seguono con grande attenzione ed estrema preoccupazione l’emergenza sanitaria che da marzo interessa l’intero Paese. Dallo scorso mese di marzo il nostro sistema sanitario è sotto stress e ha evidenziato criticità e problematiche emerse prepotentemente a causa dell’emergenza. Le nostre Confederazioni, insieme alle categorie coinvolte, hanno più volte segnalato disfunzioni evidenti ai vertici Aziendali Sanitari provinciali e anche attraverso la stampa. Il perdurare dell’emergenza, l’assenza di notizie riguardo all’organizzazione del Piano pandemico provinciale e, in ultimo, l’esclusione del nuovo ospedale dall’elenco presentato dal Presidente della Regione al Governo nazionale per le somme previste dal Recovery Fund, ci obbliga ad avviare un serrato confronto sul futuro della sanità nella nostra provincia, con proposte e azioni comuni che vogliamo avviare con tutti i soggetti invitati, proprio a partire da venerdì 4 dicembre prossimo”.