Sembrava fatta per il rimpasto in giunta al comune di Siracusa, lo aveva annunciato ormai due settimane fa il sindaco Francesco Italia, ma qualcosa non sembra andare per il verso giusto.
Nella nuova giunta dovrebbero trovare posto due assessori del Movimento per l’autonomia e uno vicino al vice sindaco Edy Bandiera, nel frattempo passato a Sud chiama Nord e uno vicino al sindaco.
In tutto sarebbero avvicendati quattro assessori, e girano anche i nomi di quelli designati e di quelli dati in uscita.
In nodo sembra essere quello del rispetto della rappresentanza di genere.
Tra gli assessori che lascerebbero la giunta ci sarebbero due donne, mentre i quattro che entrerebbero al loro posto sono tutti uomini.
In attesa che si sciolgano i nodi, non si ferma invece la polemica nel centro destra tra FdIe Mpa, che anzi si arricchisce di un botta e risposta tra il senatore Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per la Sicilia orientale, e il coordinatore provinciale del Mpa di Siracusa, Roberto Di Mauro.
Per Pogliese l’ingresso del Mpa nella giunta Italia rappresenterebbe una rottura nel centrodestra.
“Un fatto, già segnalato e stigmatizzato dai parlamentari Luca Cannata e Carlo Auteri nonché dal presidente provinciale di FDI Peppe Napoli, che porterò all’attenzione del tavolo regionale per discuterne con gli alleati.
La compattezza del centrodestra è stato elemento imprescindibile per le vittorie elettorali ed è elemento di credibilità della nostra compagine.
Non seguire questa linea in una città importante come Siracusa costituirebbe un gravissimo vulnus”.
Non si è fatta attendere la risposta di Di Mauro.
“Mi spiace, dopo tanto inchiostro versato, dover ancora riaffermare la nostra visione politica che, della credibilità, ha fatto un baluardo. Al coordinatore regionale sarà forse sfuggito che nonostante gli accordi pregressi, FDI, proprio per la carica del presidente del consiglio comunale di Siracusa, avesse fatto orecchie da mercante in barba alla parola data e soprattutto davanti ad un accordo firmato”.
“Non abbiamo ingaggiato una battaglia contro FdI.
Forse prima di puntare il dito su ingressi in giunta discutibili bisognerebbe guardare a Palermo dove, il vicesindaco e co-segretario di FdI Giampiero Cannella, non sembra disdegnare il compagno di giunta Fabrizio Ferrandelli che sicuramente è politicamente più vicino a Calenda che alla Meloni.
Se quel senso di appartenenza alla coalizione di centrodestra vacilla non è per una causa da imputarsi a noi, bisognerebbe riflettere sulle ripercussioni che questi continui attacchi nefasti hanno sugli alleati.
La responsabilità del ‘libera tutti’ a Pachino non è certo da imputarsi a noi che in ogni modo abbiamo tentato di placare queste immotivate ire.”