Il Partito democratico, insieme al proprio deputato Fausto Raciti, si attiverà perché il Governo Conte intervenga sulla vicenda Lukoil le cui politiche industriali rischiano di avere pesanti ripercussioni sul futuro del polo petrolchimico, caratterizzato da una forte interconnessione tra le attività produttive.
[/]
Lo annunciano il segretario provinciale di Siracusa del Pd Salvo Adorno e il deputato Fausto Raciti: “Il Pd fa sue le preoccupazioni dei lavoratori della Lukoil e dell’indotto, nonché delle aziende che lavorano nella manutenzione e nella sicurezza, sulle ripercussioni che le scelte della Lukoil possono avere sulla vita della zona industriale siracusana. Le scelte della Lukoil vanno infatti ben oltre i confini della vertenza aziendale e impattano su temi cruciali come la transizione energetica, la qualità del processo produttivo, la riqualificazione ambientale dell’area industriale. Temi strategici che vanno guidati con il concorso delle parti sociali, delle istituzioni territoriali e del governo nazionale, evitando contraccolpi occupazionali. Il Partito Democratico di Siracusa nel mese di dicembre ha dedicato alcuni incontri on line, a cui hanno partecipato il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, il sottosegretario alle bonifiche Roberto Morassut, la responsabile nazionale per L’Ambiente Chiara Braga, sul futuro dell’area industriale. In questi incontri ha fatto propria la sfida del cambiamento e della sostenibilità, prospettando un futuro in cui un’industria petrolchimica decarbonizzata, possa convivere con nuove filiere industriali ad economia circolare, con la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in un quadro di regole condivise, coerenti con le linee guida dettate dal governo nazionale, individuate nella la centralità della Zes e del Porto di Augusta”.
[/]
“A tale proposito il Pd ritiene che le risorse del Recovery Fund non devono essere assegnate in assenza di precise modalità di utilizzo e di vincoli di destinazione. Il Pd condivide lo sconcerto dei sindacati per il modo con cui Lukoil ha comunicato alla Rsu il proprio piano industriale, che tra l’altro prevede l’imposizione ai dipendenti diretti di fruire delle ferie maturate e maturande (qualcosa come 25 mila ore, più o meno, di ferie obbligate) fino al prossimo 31 marzo, data di scadenza del blocco dei licenziamenti. Quali effetti avrebbe sui livelli occupazionali di Lukoil, e dell’indotto, l’eventuale mancato rinnovo da parte del governo Conte del divieto di licenziare? La domanda inquieta il Pd e i sindacati e alimenta la preoccupazione di trovarsi di fronte ad uno scenario, ad impianti fermi, di licenziamenti e richiesta di cassa integrazione, tanto più se si tiene conto che il piano Lukoil prevede il cambio di gestione a favore della Litasco, che è una controllata con sede in Svizzera che si occupa di commercializzazione di prodotti petroliferi. In questo quadro il PD fa sua la richiesta dei sindacati al Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, di un confronto con le parti sociali, volto da un lato a raffreddare la tensione che serpeggia tra i lavoratori e negli ambienti sindacali e dall’altro a ricercare possibili mediazioni”.