Manca solo la Cisl tra i sindacati che hanno sottoscritto il duro comunicato, nel quale i segretari provinciali Gianni La Rosa, Mario Rubino, Giuseppe Gentile e Renato Marino, attaccano senza sconti l’assessore regionale per l’istruzione Gerolamo Turano.
Al centro dell’attacco le scelte sul dimensionamento scolastico in provincia di Siracusa, dall’assessore, nella riunione della Conferenza regionale di martedì scorso, che ha modificato il piano presentato dalla conferenza provinciale, aggravando il peso dei tagli alle autonomie scolastiche.
Quello che segue è il testo del comunicato diffuso dai segretari provinciali di Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Federazione Gilda Unams e Snals Confsal.
“Ancora una volta l’assessore regionale della Sicilia, avv. Turano, si è dimostrato poco attento alla complessa situazione scolastica della provincia di Siracusa.
Il piano di Razionalizzazione della rete scolastica a.s. 2024/25 è lo strumento attraverso cui la Regione Sicilia, con i parametri indicati dal Decreto 127/23, provvede autonomamente al dimensionamento della rete scolastica, nel limite del contingente indicato nella tabella richiamata al comma 2 dell’articolo 2, sentite le Province e le Città metropolitane per le scuole secondarie di secondo grado e i Comuni per le scuole di ogni altro ordine a grado, utilizzando i procedimenti regionali a ciò finalizzati, attraverso l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole al fine di avere istituzioni scolastiche con una popolazione definita dal legislatore come ottimale.
In provincia di Siracusa, ci si è battuti sempre per mantenere lo status quo delle istituzioni scolastiche, cioè, mantenere nel territorio i presidi o, meglio, la presenza dello stato attraverso le scuole.
La scuola è un punto di riferimento indispensabile soprattutto in quelle zone difficili-“bord-line” delle città, per colmare quel divario culturale, che spesso c’è, a causa del degrado e delle precarie condizioni socioeconomiche delle famiglie, quando ci sono, presenti in quel territorio.
A proposito della Conferenza del 5 dicembre sulla Razionalizzazione della rete scolastica a.s. 2024/25, l’Assessore Turano non ha tenuto assolutamente conto, per le scuole della provincia di Siracusa, del piano elaborato e definito con oculata saggezza dalla “Conferenza Provinciale di Organizzazione” , ancora in vigore e prevista dall’art.3 della legge 6/2000, che proponeva la soppressione di 8 istituzioni scolastiche, il mantenimento di 2 istituzioni scolastiche, sotto dimensionate, ”I.C. Verga di Canicattini Bagni” e I.C. “Valle dell’Anapo“ di Ferla per i motivi già riportati nel verbale della Conferenza Provinciale, e la compensazione di questi 2 Istituti scolastici con altrettanti 2 istituti: “I.C. Todaro” di Augusta e I.C. “S. Alessandra” di Rosolini; quindi 10 Scuole.
Inoltre, nel sopprimere la Direzione Didattica di Avola, alla faccia dei parametri di razionalizzazione, facendo perdere oltretutto la storia e l’identità della scuola più antica di Avola, ha razionalizzato 2 Istituti comprensivi di cui 1, I.C. “ Capuana” con 1945 alunni, fuori da ogni logica di razionalizzazione, quando nel comune di Avola, i parametri consentivano ben 3 istituti scolastici; inoltre per eccesso di zelo, in splendida solitudine l’assessore rincarando la dose sopprime l’I.C. “Archimede di Siracusa, quindi ben 11 scuole, anziché 10, a beneficio di qualche altra provincia……….. !
Quanto emerso dal tavolo di lavoro della Conferenza del 5 dicembre a Palermo è inaccettabile.
Le OO.SS. si schierano a fianco dei Sindaci, dei docenti, del personale ATA, dei genitori e degli alunni di tutte le scuole della provincia di Siracusa, e invitano l’Assessore Regionale a rivedere il Piano, di rinviare la verticalizzazione, ancora per un anno, della Direzione Didattica “De Amicis“ di Avola, al mantenimento dell’ Istituto Comprensivo “Archimede” di Siracusa.
Invitano altresì l’assessore regionale a valutare con lungimiranza, considerato che i parametri previsti dall’articolo 1, comma 978, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 saranno rivisti, la proposta della Conferenza Provinciale, affinché tutti gli istituti comprensivi di Siracusa possano avere, con una saggia rimodulazione di aggregazione dei vari plessi scolastici, un bacino di utenza tale da consentire a tutte le istituzioni scolastiche il mantenimento della propria autonomia, identità e essere un valido presidio di legalità nel territorio.”