Tutto esaurito al Teatro Greco di Siracusa per la prima di Prometeo Incatenato di Eschilo, che ieri ha inaugurato la 58ma stagione di Rappresentazioni classiche.
Ieri al Teatro Greco di Siracusa, gremito in ogni ordine di posti, è andata in scena la prima del Prometeo Incatenato di Eschilo, diretta da Leo Muscato, con Alessandro Albertin nel ruolo di Prometeo.
Davanti agli oltre 4500 spettatori, che hanno applaudito l’opera, tra i quali Roberto Vecchioni, autore della traduzione, ha preso così il via la 58ma stagione di Rappresentazioni classiche.
L’opera resterà in scena fino al 4 giugno.
“Il Prometeo incatenato è un’opera che parla agli spettatori di ogni epoca perché il protagonista incarna l’archetipo dell’eroe che si schiera contro i più forti per difendere i più deboli.
È un padre disposto a qualunque cosa pur di proteggere un figlio particolarmente fragile.
Quando ho iniziato a studiare questo testo per immaginarne una messa in scena, mi è stato subito chiaro che avremmo dovuto incatenare
Prometeo in un luogo metaforico a una rupe simbolica.
Spingendo il pedale dell’acceleratore sul tema centrale del progresso umano, ho cominciato a immaginare questo luogo come un’area industriale dismessa da così tanto tempo, da essere ormai stata integrata dall’ambiente circostante.
Tutto è arido, arrugginito e ogni cosa trasuda abbandono”.
Così Leo Muscato, alla prima regia al Teatro Greco di Siracusa.
Stasera, alle 19, debutto per Medea di Euripide con la regia di Federico Tiezzi, nella traduzione di Massimo Fusillo.
A interpretare Medea è Laura Marinoni.
L’opera rimarrà in scena fino al 24 giugno.
La terza tragedia in cartellone è La Pace di Aristofane, in programma dal 9 al 23 giugno, che sarà diretta da Daniele Salvo.