«Anche questa estate sono iniziati gli incendi in tutto il territorio siciliano che mandano letteralmente in fumo il patrimonio boschivo, con danni disastrosi per la fauna e l’ambiente nell’assenza grave e colpevole di adeguati interventi della regione. Di questi giorni le prime drammatiche immagini delle fiamme che divorano i monti che sovrastano i monumenti di Segesta e del bosco di Magaggiaro, polmone verde di inestimabile valore dell’agrigentino».
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A dirlo è Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo uno in Sicilia. «Rispetto al passato sono aumentati – continua Zappulla – solo gli annunzi, le critiche rivolte ai precedenti governi e forse la volontà di istallare qualche telecamera a infrarossi, ma continua a brillare l’assenza della indispensabile programmazione degli interventi seri, veri, concreti e la situazione è inevitabilmente peggiorata. Musumeci – sostiene il segretario di Articolo uno in Sicilia – aveva annunziato grandi interventi per rendere più efficace l’azione di prevenzione e di spegnimento degli incendi boschivi, nell’intervento fiume di ieri all’Ars li ha reiterati ma nessuna svolta concreta si è realizzata per evitare l’ennesima stagione di disastri ambientali e paesaggistici”.
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“Occorre da subito una diversa gestione e visione del territorio, bene da tutelare, valorizzare e consolidare e non da consumare e lasciare bruciare e distruggere. Ed è evidente che hanno ragione i sindacati nel denunziare che gli stessi forestali addetti all’antincendio sono insufficienti (1.500 in meno di quanto previsto dalla pianta organica), che hanno un’età media troppo alta, che sono privi dei mezzi indispensabili per il loro lavoro e per lo più ci si affida ai mezzi aerei e privati. Quando bruciano campagne, boschi, colline, frutteti tutto serve ed è utile ma per contrastare gli incendi soprattutto quelli estesi rimane fondamentale una coordinata azione da terra. In sintonia con i sindaci – conclude Pippo Zappulla – che devono provvedere ad aggiornare i Piani di Protezione Civile e il Catasto delle aree percorse da incendio e imporre i vincoli previsti le attività di prevenzione devono iniziare già ad aprile, altrimenti anche su questo delicato e importante versante emergerà pesantemente il fallimento del governo regionale”.