L’accordo di luglio 2020, quando FenealUil FilcaCisl e FilleaCgil di Siracusa siglarono un accordo con impresa BNG per l’assorbimento dei 30 lavoratori, con gradualità, nella gestione della manutenzione all’interno degli stabilimenti Eni Versalis di Priolo Gargallo, torna a preoccupare i lavoratori interessati.
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“Siamo piuttosto indietro nella tabella di marcia individuata e la tensione sta notevolmente salendo. – dichiarano i tre segretari di categoria Salvo Carnevale, Gaetano La Braca e Saveria Corallo – Nella giornata di oggi si è conclusa la terza riunione in modalità video con la impresa BNG, presso la sede di Confindustria di Siracusa. Pur registrando nuove aperture, il fattore tempo gioca un ruolo chiave a questo punto della storia sia per la traumatica uscita dal vecchio contratto che ha determinato notevoli ripercussioni economiche sia per il rischio di ritrovarsi in una situazione sanitaria di nuovo complicata che chiuderebbe per tempi molto più lunghi le porte dello stabilimento”.
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“Abbiamo chiesto cose di buon senso, sicuramente concrete e ben piantate a terra: il raggiungimento della metà delle assunzioni previste. Nell’immediato: l’accelerazione delle visite mediche per abbattere i tempi morti; passaggio delle competenze contributive presso cassa edile industria. Accertato che è ufficiale l’assegnazione dell’area di cantiere, resta ancora troppo incerta la questione delle assunzioni e la questione delle visite mediche. Piu fiducia nell’impegno su cassa edile. Le risposte ad oggi sono insufficienti. – aggiungono Carnevale, La Braca e Corallo – La tensione dei lavoratori sale. Serve, entro lunedì sera, una chiara risposta sulle assunzioni e su un cronoprogramma certo. Impossibile accettare una proposta di altri 3 lavoratori. Serve subito chiudere la seconda squadra e fare una terza squadra e impegno sulle visite mediche per tutti. Enormemente preoccupante la vicenda dei subappalti che apre scenari gravi e non consueti nella storia della manutenzione generica di questo territorio. – concludono i rappresentanti di Fillea, Filca e Feneal – Le federazioni sindacali rigettano totalmente questa ipotesi anche perché le maestranze sono perfettamente in grado di assolvere a tutte le operazioni previste dall’appalto. In assenza di certezze su queste richieste minime di buon senso da martedì inizierà una protesta pacifica dei lavoratori. L’emergenza sanitaria spaventa moltissimo e i lavoratori temono di non veder concretizzato accordo di luglio. Non c’è molto tempo”.