L’intensa attività posta in essere, negli ultimi giorni, da parte del personale militare della Guardia Costiera di Siracusa a tutela e vigilanza della pesca, ha fatto emergere attività di pesca illegale ed il mancato rispetto del divieto di pesca in Area Marina Protetta.
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Ancora una volta la sinergia con il Consorzio Plemmirio si è rivelato uno strumento indispensabile per il raggiungimento della finalità comune di proteggere una zona marina di particolare pregio e di tutelare la biodiversità della riserva, anche grazie all’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza dell’AMP. Infatti, a seguito di segnalazione giunta alla Sala Operativa della Capitaneria da parte di personale dipendente dall’Ente gestore dell’AMP, veniva denunciata la presenza di un’unità da diporto in transito all’interno della zona “A” di riserva integrale dell’area, interdetta alla navigazione. L’Intervento tempestivo della motovedetta CP537 ha consentito di intercettare il natante da diporto, seguito in continuo monitoraggio video dall’operatore della Sala Operativa, nello specchio acqueo antistante Capo Murro di Porco, precisamente all’interno della zona “B” dell’AMP. A seguito del controllo documentale risultava che il diportista è autorizzato alla pesca all’interno dell’AMP con permesso rilasciato dall’ente gestore. Lo stesso veniva pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria per aver navigato all’interno della zona “A” dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, di riserva integrale, in violazione dell’art. 14, comma 3, del Regolamento di esecuzione dell’AMP.
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Il monitoraggio della riserva marina protetta del Plemmirio ha altresì consentito, attraverso l’utilizzo dei dati estrapolati dal sistema “Pelagus” in dotazione al Corpo delle CC.PP., in cui confluiscono le informazioni acquisite dalla rete AIS che fornisce informazioni sul traffico marittimo per finalità connesse alla sicurezza della navigazione, di accertare l’ingresso ed il transito di due Unità mercantili superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda, all’interno della fascia delle due miglia nautiche dal perimetro dell’AMP, in violazione del divieto imposto dal decreto interministeriale Clini – Passera del 02.03.2012. Entrambi i Comandanti delle unità mercantili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. Il personale delle Motovedette ha inoltre elevato 4 verbali di illecito amministrativo per attività di pesca sportiva con attrezzi non consentiti nei confronti di diportisti a bordo delle rispettive unità da diporto, tutti intercettati in attività di pesca sportiva attraverso l’utilizzo di rete da posta, sottoposta successivamente a sequestro amministrativo.