A cinque giorni dalla presentazione delle liste, fissata dalle 8 del 6 aprile alle 12 del 7, non c’è l’accordo nel centrodestra regionale per la ripartizione delle presidenze nei sei Liberi Consorzi comunali e in ogni provincia si andrà avanti con alleanze variabili.
Così a Siracusa si profila lo scontro tra il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, che è anche capo di gabinetto del sindaco di Siracusa Francesco Italia, e quello di Francofonte Daniele Lentini.
Giansiracusa è il segretario provinciale di Azione, ed è sostenuto dal Mpa, o Grande Sicilia come è più corretto definirlo, la Dc, la Lega e quella parte di Fratelli d’Italia che fa riferimento al deputato Carlo Auteri, attualmente autosospeso dal suo partito, di cui fa parte il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare.
Su Lentini ci sarebbero Noi Moderati, Forza Italia e Fratelli d’Italia con il deputato nazionale Luca Cannata.
E proprio tra i due parlamentari di FdI le candidature diventano un ulteriore motivo di scontro.
Cannata ha infatti chiamato alla disciplina di partito, con il rispetto delle alleanze di centrodestra, i sindaci FdI.
Monito rivolto praticamente a Di Mare, considerato che gli altri due sindaci sono Rossana Cannata, sorella del deputato di Avola, Michele Carbè di Buscemi e Rachele Rocca di Portopalo.
In realtà Di Mare e Rocca sono molto più vicini ad Auteri che non allo stesso Cannata, che era arrivato a negare che la sindaco di Portopalo fosse del suo stesso partito.
Tra l’altro, per il meccanismo di voto, che prevede la ponderazione secondo un coefficiente stabilito dalla legge per tenere conto della popolazione di ciascun comune, il voto degli elettori dei grandi centri peserà molto di più rispetto a quello dei piccoli comuni.
La posizione del sindaco di Augusta, il secondo comune della provincia per abitanti, diventa quindi particolarmente importante.
In una intervista rilasciata al quotidiano BligSicilia, Auteri ha definito “un atto di responsabilità la scelta dell’aggregazione centrista e civica di convergere sulla candidatura di Michelangelo Giansiracusa” e ha usato parole nette sullo stato del centrodestra in provincia.
Per Auteri, il centrodestra è ormai frammentato, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che “parlano lingue diverse”.
Il deputato di Sortino, attualmente nel gruppo misto, sottolinea i difficili rapporti tra i leader in provincia dei due partiti, Gennuso e lo stesso Cannata, e come FdI non abbia ancora sciolto la riserva sull’appoggio alla candidatura di Lentini, lanciata da Forza Italia.
Nell’intervista a BlogSicilia, Auteri calca la mano contro il suo rivale.
“In queste condizioni, in provincia di Siracusa, non c’è un Centrodestra, per cui abbiamo ragione noi che è il momento della responsabilità, cosa di cui difetta Cannata che, invece, pensa a piantare bandiere e stendardi. Ma resta da solo, non condividendo niente con nessuno, nemmeno, ribadisco, con Forza Italia, il partito del presidente della Regione.
Il sostegno a Michelangelo Giansiracusa è basato su un principio: la responsabilità. In questo momento, ci sono delle criticità, tra cui la crisi del Petrolchimico, la vicenda del nuovo ospedale di Siracusa considerato che non si è ancora compreso se sarà un Dea di primo o secondo livello che condiziona il finanziamento del ministero.
La scelta politica su Giansiracusa, che è centrista e civica, con quest’ultima a me riconducibile, è quella di trovare soluzioni. Si tratta di un abito prettamente civico non fosse altro perché l”80% dei consiglieri dei Comuni del Siracusano sono di estrazione civica, peraltro è di tutta evidenza che nei Comuni ci sono aggregazioni civiche”.
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