Sull’incontro di ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel quale si è parlato del futuro di Versalis, il segretario generale della Femca Cisl Ragusa Siracusa, Alessandro Tripoli, coglie spunti incoraggianti, ma poche certezze.
“Per quanto riguarda il sito di Ragusa, direi che si registra un cambio di rotta rispetto alle prime ipotesi, con l’azienda che sta valutando progetti concreti per dare una prospettiva industriale al territorio.
Questo rappresenta un passo avanti importante rispetto alla proposta iniziale, che prevedeva esclusivamente un ruolo limitato.
È un segnale positivo che lascia intravedere la volontà di valorizzare il sito e di preservarne un ruolo produttivo”.
Per Tripoli un elemento incoraggiante è rappresentato dal più volte ribadito impegno alla salvaguardia occupazionale, sia per i lavoratori diretti che per l’indotto, che ritiene un punto fondamentale, ma che deve essere supportato da garanzie chiare su investimenti e tempistiche certe.
“Entrambi i siti, Priolo e Ragusa, devono mantenere la loro vocazione industriale per poter contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio”.
Il segretario di Femca Cisl esprime il rammarico per l’assenza della Regione Siciliana, “che non ha ritenuto opportuno partecipare a un tavolo così importante per il futuro industriale ed economico dei nostri territori”.
“Auspico che al prossimo incontro, oltre alla Regione, siano presenti anche i sindaci del territorio, il cui coinvolgimento sarà fondamentale per supportare al meglio le richieste delle comunità locali.
Un aspetto positivo emerso durante la riunione è stato l’annuncio del ministro Urso circa la possibilità di istituire commissari straordinari per investimenti superiori al miliardo di euro, con l’obiettivo di accelerare i processi autorizzativi.
Questo potrebbe rappresentare un’opportunità significativa per facilitare la realizzazione di progetti strategici”.
Nell’incontro di ieri è stato sottolineato un punto di debolezza della filiera chimica: i costi energetici e delle materie prime, che oggi portano il settore a importare risorse invece di acquistare da Versalis.
Per Tripoli “questo è un problema strutturale che deve essere affrontato con urgenza per rilanciare la competitività del comparto”.
“Come Femca CISL, affrontiamo questa transizione industriale con senso di responsabilità, ma chiediamo certezze.
Non accetteremo che i lavoratori e le loro famiglie restino in balia di un futuro incerto.
Chiediamo impegni vincolanti e concreti per garantire che i siti di Priolo e Ragusa non solo mantengano la loro vocazione industriale, ma possano essere rilanciati e valorizzati nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e innovativo”.
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