Il Parco Robinson di Siracusa affonda le sue radici nella più generale esperienza dei parchi “Robinson” in tutta Italia.
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Ad accendere i riflettori sulla periferia siracusana, e in particolare su un polmone verde della città, è Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siracusa. Realizzato e inaugurato nel 2003, completo di tutte le infrastrutture che un parco dovrebbe avere. C’era un ampio prato verde, le panchine, i cestini per i rifiuti, due tribune, i giochi per i bambini, il percorso ciclabile e quello per fare jogging. Nell’estate del 2007, l’Amministrazione comunale di Siracusa, attraverso l’assessore ai Lavori Pubblici Concetto La Bianca, annunciò l’impegno di 2 milioni di euro per la riqualificazione di tre aree con vegetazione e giochi per bambini. Tra queste, la principale era ancora il Parco Robinson di via Madre Teresa di Calcutta, con un importante progetto di riqualificazione curato dall’ingegnere Emanuele Fortunato.
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Al momento della consegna dei lavori, fu donato alla città un parco di grande valore, al cui interno erano presenti diverse aree a giochi, un ampio sentiero campestre, folta vegetazione, aree per anziani, attrezzature sportive, tra cui un pallone tensostatico, un campo per il calcetto ed uno per la pallacanestro. Negli anni successivi, il Parco Robinson di via Madre Teresa di Calcutta non solo non ha beneficiato di alcun valido progetto di gestione e sorveglianza, ma ha visto, da parte di tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute investimenti risibili e, per certi versi, ridicoli. Nell’estate del 2018, in occasione della sua elezione a primo cittadino, l’attuale sindaco di Siracusa annunciò che proprio dal Parco Robinson di via Madre Teresa di Calcutta sarebbe ripartita la rinascita della città. Se questo luogo è la cartina di tornasole dell’operato dell’attuale Amministrazione comunale, dopo oltre trenta mesi di mandato, possiamo affermare senza tema di smentita che il giudizio è severamente negativo.
Sono stati aperti varchi abusivi lungo il muro perimetrale, sono stati vandalizzati i giochi e le attrezzature sportive, il verde pubblico è stato lasciato in sostanziale abbandono. Quando scende la sera, quest’area è completamente al buio e non sappiamo cosa vi accade all’interno. Questa è l’immagine che oggi si presenta agli occhi dell’opinione pubblica. “Noi crediamo in una città a misura dei più piccoli. – dichiara Mangiafico – Crediamo che da questi luoghi debba ripartire Siracusa con i fatti, non a parole. Ad iniziare dagli investimenti sulle aree a gioco per i bambini e dal ripristino delle strutture adibite allo sport. Dalla cura del verde, dalla manutenzione della pubblica illuminazione, dal ripristino della luce e della sicurezza pubblica”.