Dopo la sosta, l’Ortigia vittoriosa in casa della Lazio, riparte con una sfida proibitiva, la più proibitiva in assoluto.
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Domani, alle ore 15, alla piscina “Caldarella”, arriva infatti la corazzata Pro Recco di Ratko Rudic, capolista solitaria, da anni dominatrice assoluta della serie A1 e tra le squadre più forti al mondo. Una sfida impossibile da vincere, ma di sicuro una prova molto importante per riprendere il ritmo partita e testare la condizione della squadra e la capacità di reggere davanti a un’avversaria fenomenale. I biancoverdi hanno qualche elemento un po’ acciaccato ma sono pronti a riprendere il cammino e ad affrontare al meglio questa decisiva seconda parte di stagione. Domani, gara particolare per Stefano Tempesti che, per la prima volta dopo 16 anni, affronterà la Pro Recco da avversario.
Il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, ci presenta il match contro i campioni liguri: “Questa è una partita che non si prepara. Sembra un’eresia dirlo, ma la motivazione viene già dal fatto di giocare contro Recco, che è la squadra più forte del mondo. Poi, tatticamente hanno talmente tante soluzioni in attacco che è difficile preparare una partita contro di loro. Sicuramente dovremo resistere nella fase di transizione, soprattutto quando loro si difendono, con questo pressing smodato che fanno sugli esterni, non dandoti mai la possibilità di aprire il gioco e di portar la palla sulla prima linea. Inoltre, dovremo provare a mantenere il ritmo gara che hanno loro, anche se sarà difficile. Dobbiamo cercare di commettere meno errori possibili, che purtroppo ci saranno perché loro mettono una intensità talmente alta nel gioco che alla fine ti portano a sbagliare”.
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L’allenatore biancoverde fa il punto sulla condizione della squadra e sulla situazione degli acciaccati: “Abbiamo Valentino Gallo che è stato fermo per circa due settimane per un problema a una vertebra, è stato in dubbio fino a ieri, ma domani sarà della partita. Anche La Rosa è stato fermo per dieci giorni per un forte virus influenzale, e infine Vidovic che è tornato dall’Europeo con la febbre. Il resto della squadra però ha lavorato, abbiamo fatto la preparazione che avevamo deciso di fare. È normale che sia difficile tenere motivata una squadra quando hai due mesi di lavoro davanti senza un obiettivo. Per noi e per tutte le altre squadre che hanno pochi nazionali, riprendere il ritmo partita sarà la cosa più difficile. Però, loro ci daranno subito una bella sveglia e ci porteranno subito su quel ritmo lì, che dobbiamo riuscire a tenere”.
Per Stefano Tempesti domani è il momento di ritrovarsi faccia a faccia con la sua storia, con la squadra con la quale ha vinto tutto, da protagonista assoluto: “Personalmente – afferma il portiere dell’Ortigia – dovrò riuscire a separare la parte emotiva da quella più tecnica o tattica. A Recco ho vissuto i 16 anni più belli che un atleta potesse vivere in una società, quindi da parte mia c’è solo gratitudine e voglia di dimostrare che la fiducia che mi è stata data in tutti questi anni è stata ben riposta. Nessun sassolino da togliersi, nessuna rivalsa. Di certo non sarà facile affrontare Recco, però sono anche molto sereno riguardo al lavoro che abbiamo fatto qui in questo ultimo mese, in vista di quello che ci aspetta in futuro”.