Secondo quanto pubblicato da Bloomberg, Eni spa sarebbe pronta a investire due miliardi di euro per ristrutturare la sua attività chimica, con l’abbandono dei prodotti di origine fossile, per completare la transizione verso prodotti chimici sostenibili ad alto valore aggiunto
Il colosso energetico italiano, secondo il piano anticipato dall’autorevole quotidiano finanziario americano, eliminerà gradualmente la produzione di prodotti chimici di base di Versalis, azienda in perdita, per concentrare la propria attività su prodotti chimici rinnovabili, circolari e speciali realizzati con materiali non fossili.
Bloomberg cita fonti a conoscenza del piano, che si propone di superare il momento difficile che attraversa l’industria chimica europea, a causa degli alti costi e della concorrenza dall’Asia.
La SABIC dell’Arabia Saudita ha dismesso quest’anno un impianto di cracking della nafta nei Paesi Bassi, mentre la Exxon Mobil Corp. sta chiudendo le attività chimiche in Francia.
A maggio, LyondellBasell ha annunciato una revisione di alcune attività europee.
Secondo le informazioni raccolte da Bloomberg, il progetto di trasformazione di Eni avrebbe la durata di cinque anni.
Gli impianti Versalis di Brindisi, Priolo e Ragusa vedranno una graduale riduzione fino all’arresto dell’uso di steam cracker, il processo di pirolisi che trasforma gli idrocarburi in etilene.
Non è chiaro il futuro, Bloomberg si limita a riportare che “la società rimane aperta a futuri utilizzi per tali impianti”.
L’incertezza riguarda soprattutto gli impianti chimici del gruppo di Brindisi, Priolo e Ragusa, che riforniscono gli impianti Versalis del nord Italia, che dopo l’eventuale chiusura dei cracker, infatti, gli impianti dell’Italia settentrionale farebbero affidamento principalmente su prodotti chimici importati a base di combustibili fossili.
L’Eni per il momento non commenta le notizie pubblicate da Bloomberg e i vertici fanno sapere che i dettagli del piano di riconversione saranno annunciati a breve.
Dettagli che potrebbero essere forniti già venerdì prossimo, in occasione della pubblicazione dei conti dei nove mesi.
L’ultimo bilancio di Versalis che ha registrato un utile risale al 2017, mentre nel secondo trimestre di quest’anno l’azienda ha registrato una perdita di 220 milioni di euro.
La ristrutturazione e il riposizionamento dell’attività dovrebbe riportare al pareggio l’anno prossimo con un utile già nel 2026.
Il mese scorso, l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi aveva criticato lo spostamento europeo verso i servizi e lontano da settori chiave come quello chimico, e aveva affermato che la società deve prendere in considerazione iniziative più radicali nel settore chimico e concentrarsi maggiormente sulle bioplastiche.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.