Sono aumentate del 40% tutte le attività inerenti i servizi cimiteriali (tumulazione, traslazione, inumazione, esumazione, depositi cauzionali per concessione).
A darne notizia è Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4, esaminando la delibera di Giunta municipale numero 30 dello scorso 15 marzo.
I costi sono stati rialzati a seguito della Delibera 58 del 2019, durante la precedente gestione guidata da Francesco Italia, che ha determinato un aumento del 20%.
Si tratta di servizi precedentemente gratuiti fino a cinque anni fa, come l’inumazione a terra, ora comportano un costo di cento euro, mentre gli altri prezzi sono stati tutti raddoppiati.
“Che complessivamente il vecchio cimitero di Siracusa sia per Francesco Italia un bancomat dal quale prendere soldi che poi riversa su altri settori dell’Amministrazione lo dicono i numeri del bilancio”, accusa Michele Mangiafico.
“Leggendo il P.e.g. 2024, a pagina 126, il capitolo 5521, denominato “proventi da concessioni di beni cimiteriali”, rintracciamo, come somme in entrata, 500 mila euro accertati nel 2023, 500 mila euro previsti nel 2024 e nel 2025, mentre scorrendo i bilanci passati 850 mila euro nel 2022, 1 milione di euro nel 2021, 1 milione e 650 mila euro nel 2020.”, spiega Mangiafico.
“Alle entrate di questo capitolo, vanno sommate le entrate di un secondo capitolo, che riguarda i “servizi cimiteriali”, ovvero il capitolo 8200, dove abbiamo costantemente una previsione di 180 mila euro dal 2020. Infine, vanno aggiunte le entrate relative ai “diritti di segreteria su atti cimiteriali”, relative al capitolo 5415, che si attestano sui 30 mila euro”.
Secondo un calcolo del movimento Civico 4, negli ultimi cinque anni, da quando l’Amministrazione comunale ha messo mano al rinnovo delle concessioni dei loculi e ai servizi cimiteriali, avrebbe incassato oltre 5 milioni di euro, oltre alla vendita di cappelle e dei monumenti funerari, che portano l’incasso del Comune a 6 milioni di euro.
“Dove sono finiti questi soldi?”, dice Mangiafico. “Nonostante il sindaco promuove qualche attività di manutenzione, resta l’evidenza di una struttura fatiscente, per la quale i cittadini denunciano problemi irrisolti e nella quale i cittadini non trovano posto a sufficienza per i propri cari”.
“A sei anni dall’insediamento di Francesco Italia contano i fatti: – dichiara il leader del movimento – nessun concreto passo avanti è stato fatto dall’Amministrazione comunale sulla realizzazione del nuovo cimitero che dodici anni fa era ritenuta una urgenza per la nostra città”.
“Il sindaco era Roberto Visentin, il progetto prevedeva la realizzazione di oltre 14 mila loculi e ossarietti, con l’impegno a costruire nel primo anno di attività almeno 3 mila loculi per rispondere alle esigenze più urgenti della città”.
“Previsti anche la chiesa, la porzione di cimitero per non cattolici, un’area per la sepoltura degli animali domestici, parcheggi per 720 auto e 15 per persone diversamente abili e il forno crematorio. Tutto lettera morta.”
“Questo comportamento incomprensibile lede i diritti di coloro che non hanno spazio nel vecchio cimitero, ma anche altera le politiche di entrata, con gli esborsi cui abbiamo assistito a questi anni”.
“Nonostante il diritto di sepoltura sia normato dalla legge, i cittadini italiani di fede musulmana residenti a Siracusa devono chiedere autorizzazione nelle altre province siciliane”, conclude Mangiafico.