“I sindaci dei Comuni che ospitano infrastrutture ad alto impatto ambientale e sociale non dovrebbero essere costretti a richiedere formalmente la partecipazione a un Tavolo tecnico ministeriale convocato per discutere del futuro delle loro comunità e dei loro territori. Essi sono i rappresentanti diretti di quei cittadini che li hanno scelti per tutelare i propri interessi, e qualsiasi “protocollo” che ne escluda la presenza senza un’esplicita rinuncia è semplicemente inaccettabile.”
Lo ha dichiarato il sindaco Francesco Italia, in risposta alla nota ministeriale che attribuisce l’esclusione degli Enti locali dal Tavolo tecnico sul futuro del polo petrolchimico di Priolo e del depuratore consortile Ias alla presunta mancanza di una loro richiesta di partecipazione.
“Questa posizione ministeriale – ha proseguito il sindaco – appare sorprendente, soprattutto considerando che i Comuni hanno partecipato di diritto, e senza alcuna richiesta formale, a numerosi Tavoli tecnici in passato, come quelli sulle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA)”.
“È imprescindibile che, in un contesto così delicato – ha concluso Francesco Italia – si pianifichino adeguatamente eventuali operazioni di decommissioning, garantendo la restituzione dei territori senza eredità di passività ambientali. Ogni altra scelta sarebbe una grave mancanza di rispetto verso le comunità coinvolte”.
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