L’Ortigia batte la Roma Vis Nova e conquista tre punti importanti, ma soffre più del previsto contro la formazione romana, penultima in classifica.
La vittoria arriva grazie a uno scatto d’orgoglio nel finale, dopo una gara trascorsa sempre a inseguire e dove l’approccio dei biancoverdi non è stato dei migliori: ma malgrado l’immediato vantaggio siglato da Cassia, sono i romani a fare la partita, con una buona difesa e un’ottima prestazione a uomo in più.
L’Ortigia sembra scarica e molle e i capitolini colgono l’occasione, portandosi sul 4-2 con cui si chiude il primo tempo. Nel secondo parziale, sul 5-3 per loro, i romani sprecano la superiorità che potrebbe valere il +3, mentre l’Ortigia butta via un rigore con Inaba, ma poi finalmente accorcia (4-5) con Cupido prima dell’intervallo lungo.
Chi si aspetta un terzo tempo diverso resta deluso: la partita cala di ritmo e la squadra di Piccardo non riesce a destarsi dal torpore di un pomeriggio non esaltante.
La Roma Vis Nova trova il nuovo doppio vantaggio a metà tempo, l’Ortigia resiste e, a meno di un minuto dal termine, con Cassia, il migliore dei suoi oggi, riduce al minimo le distanze.
Negli ultimi 8 minuti, i biancoverdi crescono e, dopo il botta e risposta Inaba-Antonucci, trovano finalmente il pareggio con il rigore di Cassia, che poco dopo si ripete, sempre dai 5 metri, regalando finalmente il vantaggio all’Ortigia.
Trascorrono 45 secondi, però, e la squadra romana pareggia nuovamente, con il pubblico che inizia a rivivere l’incubo di altri punti buttati via.
A un minuto e mezzo dalla fine, un’azione in superiorità ben preparata viene finalizzata da Ferrero, che porta i padroni di casa sul 9-8. Quindi, Tempesti e la difesa respingono i tentativi degli ospiti, consegnando all’Ortigia tre punti e il quarto posto in classifica.
Critico a fine match, il portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti: “Indubbiamente, questi tre punti valgono oro, ma abbiamo mostrato di avere dei grossi limiti. Abbiamo un mister che prepara le partite in maniera maniacale, ci dà tutte le informazioni e tutti gli strumenti per gestire al meglio queste gare, ma poi in acqua non entriamo con la giusta mentalità e ci facciamo trovare impreparati”.
Qualcosa in noi non funziona, a partire dall’approccio mentale e dal fatto che ci stupiamo se i ragazzi che giocano contro di noi, che siamo arrivati terzi nel campionato scorso, vogliono provare a batterci e ce la mettono tutta.
Noi non arriviamo pronti mentalmente, manca quella crescita che il mister e la società si aspettavano dalla squadra. Su questo dobbiamo lavorare”.
A Kotor l’Ortigia bisognerà fare molto meglio per provare per centrare l’impresa: “Le imprese accadono – prosegue Tempesti – Dobbiamo provarci, anzi andremo a Kotor con un carico mentale sicuramente più leggero rispetto a una gara come quella di oggi”.
A fine match, parla anche l’attaccante Sebastiano Di Luciano: “È stata una gara non facile per tutti e quattro i tempi, ma lo sapevamo.
Come roster, secondo me, loro valgono di più dei cinque punti in classifica, perché hanno degli ottimi giocatori e sono organizzati.
Noi non abbiamo fatto una delle migliori gare, quindi è normale che fino al quarto tempo si giochi punto a punto, però per fortuna siamo riusciti a portare a casa i tre punti, che è la cosa più importante”.