In occasione della Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti del personale sanitario, l’Ordine dei Medici di Siracusa solleva nuovamente l’allarme sulle crescenti aggressioni ai danni di medici, infermieri e operatori socio-sanitari.
Il presidente dell’Ordine, Anselmo Madeddu, sottolinea come le statistiche, che registrano un aumento esponenziale degli episodi di violenza, riflettano un grave problema di mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora quotidianamente per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.
“Le aggressioni al personale sanitario, ormai sempre più frequenti in tutta Italia, rappresentano una dolorosa testimonianza della crisi di rispetto nei confronti dei professionisti della salute”, ha dichiarato Madeddu. “Questi episodi non solo sono moralmente inaccettabili, ma anche penalmente perseguibili. Inoltre, ostacolano gli interventi sanitari, mettendo a rischio la salute dei pazienti stessi. È una spirale pericolosa che rischia di compromettere ulteriormente la qualità delle cure.”
Il presidente ha anche richiamato l’attenzione sulla carenza di medici e sul rischio che, con l’aumento della violenza, i giovani possano essere dissuasi dall’intraprendere la difficile carriera medica. “Se le aggressioni continuano, il turnover dei professionisti diventerà sempre più complesso e la qualità dell’assistenza sanitaria sarà destinata a deteriorarsi.”
L’Ordine dei Medici di Siracusa ha quindi ribadito il proprio impegno nella lotta contro la violenza, promuovendo campagne di sensibilizzazione e azioni di protesta. Madeddu ha concluso con un messaggio forte e chiaro: “Chi aggredisce un medico aggredisce sé stesso.”
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