A poche ore dalle lezioni amministrative di domenica e lunedì, si susseguono le reazioni degli esponenti politici dei principali schieramenti.
Delusione nel centro destra per il risultato di Messina, inferiore di sette punti e mezzo percentuali rispetto a quello delle liste che li sostenevano.
La sensazione è che i leader delle due coalizioni principali, abbiano puntato sulla polarizzazione del voto e sopravvalutato la presa dei leader sull’elettorato che, alle amministrazione, notoriamente segue criteri diversi.
Così non è bastata la presenza dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ad evitare il crollo del M5S che non ha raggiunto la soglia del 5% e resta fuori dal Consiglio comunale.
Non è servita la presenza massiccia del centrodestra, e la sovraesposizione del presidente della regione Schifani, per evitare il risultato deludente di Ferdinando Messina che raccoglie 2.761 voti, pari a sette punti e mezzo in percentuale, rispetto a quelli voti ottenuti dalle sette liste che sostenevano.
Siracusa è l’unico dei quattro capoluoghi in cui si è votato, a non aver eletto un sindaco di centrodestra al primo turno.
Chi ha ottenuto più di quello che gli veniva attribuito, è il sindaco uscente Francesco Italia.
Sebbene sia un esponente di Azione, il partito di Carlo Calenda, al quale è anche legato da una profonda amicizia, Italia ha mantenuto il profilo di candidato civico, e ha ottenuto, in percentuale cinque punti e mezzo in più rispetto alle liste a suo sostegno.
Chi giocherà un ruolo decisivo nel ballottaggio, sarà di certo Edy Bandiera col suo 9%.
Bandiera ha ottenuto il 2,6% in più delle sue liste.
Tra i candidati sindaco, il più votato è stato Ferdinando Messina, con il 32,22% dei voti, davanti al sindaco uscente Francesco Italia, con il 23,896% e a Renata Giunta del polo di sinistra, che raccoglie il 19,41%.
Edy Bandiera ottiene il 9,01% e Giancarlo Garozzo all’8,31%.
Più indietro Michele Mangiafico, con il 3,57%, Roberto Trigilio con il 2,62% e infine Aziz che raggiunge appena lo 0,97%.
Tra le liste potrebbe non essere attribuito il premio di maggioranza.
Tra i candidati al consiglio comunale, il record delle preferenze va a Sergio Tony Bonafede della lista Popolari e Autonomisti, con 784 voti, seguito da Gianni Boscarino di Forza Italia con 655 preferenze e da Massimo Milazzo del Pd con 615.
Entrerebbero in Consiglio molti giovani, tra loro Sara Zappulla del Pd, figlia dell’ex segretario provinciale delle Cgil Paolo, e Ivan Scimonelli velista e sportivo molto noto negli ambienti della nautica, eletto nella lista Insieme di Giovanni Cafeo,.
Questi i possibili eletti.
Per la coalizione che sostiene Messina.
Noi con la Sicilia – Popolari e Autonomisti: Carlos Torres, 406 voti, Salvatore Russo 348, Luciano Aloschi 448, Luigi Cavarra 367, Cinzia Santuccio 320.
Insieme: Ivan Scimonelli 304, Daniela Rabbito 293, Francesco Vaccaro 241, Gaetano Cavarra 232.
Forza Italia – Berlusconi: Gianni Boscarino 655, Luigi Gennuso 394. Leandro Marino 331, Salvatore La Runa 238.
Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni: Damiano De Simone e Giovanna Porto Barbagallo con 475, Paolo Cavallaro 420, Simone Recupero 411, Paolo Romano 384.
Per la coalizione che sostiene Italia.
Francesco Italia sindaco: Andrea Buccheri 568, Andrea Firenze 363, Concetta Carbone 345. Giuseppe Casella 311, Gaetano Romano 297.
Per la coalizione che sostiene Italia.
PD – Partito Democratico – Renata Giunta sindaca: Massimo Milazzo 615, Sara Zappulla 380, Angelo Greco 305.
Per la coalizione che sostiene Garozzo.
Fuori sistema per Siracusa, pari tra Cosimo Burti e Francesco Zappalà, con 533 voti, Alessandra barbone 364, Gaetano Penna 330.
Per la coalizione che sostiene Bandiera.
Edy Bandiera sindaco: Matteo Melfi 387, Nadia Garro 216.
Rimangono fuori dal Consiglio comunale Mangiafico, il Movimento 5 stelle e Prima l’Italia di Vinciullo.