Una messa in suffragio del papa emerito Benedetto XVI sarà celebrata sabato 14, alle ore 18.00, al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto.
Mons. Francesco Lomanto ricorda la visita in Sicilia di Benedetto XVI, “Accogliamo i suoi insegnamenti teologici”.
“Accogliamo gli insegnamenti teologici, seguiamo gli orientamenti spirituali e siamo grati a lui per la visita apostolica in Sicilia e per i legami con la nostra Isola”.
Sono le parole di monsignor Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, che ricorda Papa Benedetto XVI “umile lavoratore nella vigna del Signore, custode della fede, profeta della speranza e promotore della carità, maestro nell’annuncio del Vangelo, fedele servitore della Chiesa, libero nello Spirito della Verità” che ha guidato la Chiesa “alla conoscenza di Cristo, al suo amore e alla vera gioia”.
Monsignor Lomanto ha ricordato la visita apostolica in Sicilia nell’ottobre del 2010 in occasione del Convegno Regionale Famiglie e Giovani: “Lo sguardo del coraggio per una educazione alla speranza. Rimane vivo nella memoria di tutti il suo gesto di omaggio floreale a Capaci, in memoria del giudice Giovanni Falcone e della sua scorta vittime della criminalità mafiosa”.
Nel suo libro “Giovanni Paolo II. Il mio amato predecessore“, Papa Benedetto XVI ricorda con fervore la passione con cui San Giovanni Paolo II raccontò la sua visita alla Madonna delle Lacrime: «Non posso dimenticare come ci parlò in occasione della grande Messa del sinodo africano, di cui tanto si era rallegrato, mentre si trovava in ospedale dopo che era caduto in bagno e si era rotta l’anca. In precedenza aveva fatto visita alla Madonna delle Lacrime a Siracusa e cominciò a parlarci proprio a partire da quell’incontro. Nessuna predica, che avrebbe potuto rivolgerci in condizioni di buona salute, avrebbe potuto toccarci in maniera simile. La Madonna delle Lacrime stava per tutte le lacrime degli innocenti, a cui nessuno sa dare consolazione».
L’arcivescovo di Siracusa invita ad accogliere gli insegnamenti teologici del papa emerito, e di seguirne gli orientamenti spirituali, con l’equilibrio tra ragione e fede che costituisce il filo conduttore della sua ricerca teologica.