“E’ chiaro che noi sanitari abbiamo la consapevolezza nella gestione di questa situazione di grave emergenza di vivere una quotidiana potenziale esposizione all’infezione, in particolar modo quando la subiettività clinica di qualsiasi paziente non è marcatamente evidente”.
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Lo afferma il direttore del reparto di Oncologia medica dell’ospedale Umberto I di Siracusa Paolo Tralongo a seguito della positività del tampone al covid-19 emersa su due operatori sanitari dopo la diagnosi di positività di una paziente che era ricoverata nel reparto di Oncologia. La paziente è stata trasferita al Covid Malattie infettive. Tutto il personale, sia della degenza ordinaria che del DSO-DH è stato sottoposto a tampone, così come i pazienti, e tutti gli ambienti sono stati sanificati. Intanto la direzione aziendale ha disposto l’esecuzione del tampone a tutti gli operatori sanitari nel rispetto delle priorità indicate nell’ordinanza del presidente della Regione. Grazie all’arrivo in Sicilia dei reagenti e alla possibilità dell’Azienda di farli processare dal laboratorio privato accreditato di Avola e dal laboratorio dell’ospedale di Siracusa che partirà nell’imminenza, i referti dei tamponi eseguiti saranno restituiti in poche ore.
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Cresce il numero dei pazienti ricoverati che hanno superato la fase critica, tornati a casa in isolamento o trasferiti al Covid di Noto fino allo scadere dei 14 giorni per l’esecuzione, secondo protocollo, dei due tamponi l’uno a distanza di 24 ore dall’altro che confermeranno la negativizzazione e quindi la guarigione sierologica dalla malattia. Sono ad oggi 24 i pazienti guariti clinicamente, cioè con la scomparsa dei sintomi, 2 guariti sierologicamente, 16 sono stati dimessi a casa in isolamento in attesa dei due tamponi, 17 trasferiti al Covid di Noto da dove 4 hanno già fatto rientro a casa.
In tutto i pazienti al momento ricoverati in provincia di Siracusa sono 44, 13 al Covid di Noto, 20 al Covid Center di Siracusa, 5 al Covid dell’ospedale Muscatello, 3 al Covid pneumologia dell’Umberto I, 3 in terapia intensiva. “E’ importante l’aspetto clinico – sottolinea l’infettivologa Antonina Franco – e cominciare subito la terapia appropriata al manifestarsi della prima sintomatologia per evitare la progressione dell’infezione a livello polmonare che può sfociare in una insufficienza respiratoria acuta”. La direzione aziendale intanto esprime sentiti ringraziamenti a tutte le forze dell’ordine della provincia di Siracusa, polizia, carabinieri, guardia di finanza, perché con il loro costante controllo e la loro presenza garantiscono ordine e rispetto delle regole nelle strutture sanitarie della provincia a garanzia degli operatori e degli utenti in un momento così complesso e difficile.