Il “calafataggio” è una delle operazioni più rappresentative nella costruzione di un’imbarcazione.
Questa tecnica prevede l’impermeabilizzazione della barca, inserendo tra le tavole un intreccio di fibre che impedisce l’ingresso dell’acqua.
A Siracusa, la tipica imbarcazione locale era chiamata ’u buzzettu.
“La sua realizzazione – dice Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 componente di Fratelli d’Italia – avveniva in una parte specifica della darsena, rivolta verso il porto Lachio, conosciuta come il porticciolo dei Calafatari. Sebbene quest’attività artigianale sia ormai scomparsa, la sua memoria è conservata nel museo del mare”.
Il porticciolo dei Calafatari rimane un luogo ricco di storia e tradizione per la nostra città.
“Anche nel Documento Unico di Programmazione, approvato dalla Giunta Municipale con delibera numero 135 del 03/08/2019, a pagina 11, si fa riferimento a interventi di riqualificazione per l’area, indicati come “riqualificazione delle aree prospicienti i Marinaretti fino alla spiaggia dei calafatari. – ancora Mangiafico – l’ultimo alito di buonsenso che emana dalle Amministrazioni comunali rette da Francesco Italia prima dell’oblio”.
“L’appello che lanciamo è rivolto all’orgoglio, se ne è rimasto, – dichiara Michele Mangiafico – di chi ha l’opportunità e l’onere di amministrare la città, affinché inizi, a quindici mesi dal principio di questo secondo mandato politico, ad occuparsi anche di questa suggestiva porzione della nostra città”.
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