«La scelta assunta dalla Società Sogin di individuare quattro siti siciliani tra i 67 potenzialmente idonei per lo smaltimento delle scorie nucleari è totalmente da rigettare perché non tiene conto delle vere necessità della Sicilia e del suo territorio».
[/]
A dirlo sono Pippo Zappulla e Mariella Maggio segretari, rispettivamente regionale e provinciale di Palermo, di ArticoloUno. «Sono – affermano Zappulla e Maggio – territori che vedrebbero mortificate e cancellate le aspettative da tempo rivendicate di uno sviluppo sostenibile con al centro la tutela e valorizzazione dell’ambiente. Chiediamo al Governo Nazionale e in particolare al Ministro per l’Ambiente di assumere il coordinamento diretto della delicata vicenda perché, insieme ai criteri tecnici applicati dalla Sogin, si utilizzino quelli fondamentali della sostenibilità ambientale e sociale. Ai partiti del Governo Musumeci, sostenitori storici del nucleare, – concludono Zappulla e Maggio – chiediamo di sbloccare tutti i piani di bonifica e di risanamento e di far sapere ai siciliani dove sono stoccati le scorie radioattive già prodotte in Sicilia».