La provincia di Siracusa è terzultima con il 52,1% di raccolta differenziata, pari a 93.000 tonnellate, e solo 12 dei 21 comuni hanno superato il 65% di raccolta differenziata nel 2022.
Sono i dati resi pubblici nel corso dell’EcoForum provinciale sui Rifiuti e l’Economia circolare, che si è svolto a Noto.
L’obiettivo dell’iniziativa, promossa da Legambiente Sicilia con i circoli siracusani, è quello di costruire una visione comune strategica necessaria per realizzare i cantieri dell’economia circolare.
All’incontro hanno partecipato diversi amministratori locali, esperti e operatori del settore, il presidente della SRR Siracusa e Sindaco di Noto Corrado Figura e il presidente della IV Commissione Ambiente e Territorio e Sindaco di Melilli Giuseppe Carta.
Nessun comune della provincia è nella speciale classifica dei comuni rifiuti free di Legambiente, ossia quelli con una produzione di rifiuti indifferenziati sotto a 75 Kg per abitante.
Tra i Comuni più virtuosi della provincia, Sortino (8.000 ab.), Ferla (2.500 ab) e Floridia (23.000 ab) registrano percentuali di raccolta differenziata superiori al 75%.
Altri 4 comuni si collocano sopra il 70%, tra cui Melilli e Avola, con 34.000 abitanti, mentre il capoluogo rimane fermo poco sopra il 50%.
Buone notizie arrivano invece dal fronte degli impianti per l’economia circolare, con oltre 40 milioni di euro dei fondi del PNRR destinati alla provincia di Siracusa per l’infrastrutturazione della rete impiantistica a servizio della raccolta differenziata e dell’economia circolare.
Di questi, più di 36 milioni sono previsti per la realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica proposto dal Comune di Priolo Gargallo, che sarà realizzato in un’area del territorio di Augusta, che ricade interamente all’interno nel SIN di Priolo, che sarà in parte soggetto a messa in sicurezza permanente e riqualificazione ambientale.
L’impianto tratterà la Forsu, la frazione organica del rifiuto solido urbano, dell’intera provincia, che sarà trasformata in compost di qualità con l’immissione in rete di biometano.
Altri 4 milioni di euro sono previsti per il miglioramento del sistema di raccolta attraverso la realizzazione di 9 centri comunali di raccolta e isole ecologiche nei Comuni di Siracusa, Priolo e Carlentini.
Dagli interventi dei sindaci e dirigenti delle SRR, è emersa con forza l’esigenza di semplificare le procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di riciclo, in particolare quelli finanziati dal PNRR i cui lavori devono essere necessariamente conclusi entro il 2026.
Per Legambiente è necessario puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi di raccolta che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia, a partire dalla implementazione del porta-a-porta che favorisca sempre di più la raccolta monomateriale e dall’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti.
Legambiente propone inoltre ai comuni la promozione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere, coinvolgendo attivamente in questo processo la piccola e grande distribuzione, l’apertura dei centri del riuso e di preparazione al riutilizzo per rimettere in circolo oggetti e beni che, anziché finire in discarica, potranno essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose ed ancora.
Il presidente regionale dell’associazione Tommaso Castronovo, si rivolge al presidente della Regione Schifani.
“Se al presidente Schifani sta a cuore abbassare la tassa sui rifiuti dei cittadini, invece di prevedere nel piano rifiuti inceneritori e discariche, deve impegnarsi per ridurre drasticamente i tempi delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti industriali per il riciclo, quelli attualmente in istruttoria alla regione e quelli che saranno finanziati dai fondi del PNRR.
Solo in questo possiamo realmente liberarci dai rifiuti e raggiungere gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare”.