Stamattina la Sicilia orientale si è svegliata avvolta nella nebbia. Un paesaggio inconsueto per le nostre parti. Disagi nella diportistica e nel traffico aereo.
Buona parte della Sicilia orientale si è risvegliata stamane avvolta nella nebbia, uno strano fenomeno denominato “lupa di mare”. Il fenomeno ha interessato particolarmente Siracusa e Augusta.
Si tratta di un fenomeno atmosferico determinato dallo scorrimento di masse d’aria calda sulla superficie marina molto più fredda.
Lo scorrimento genera del vapore acqueo che si satura e si condensa in strati di nubi bianche, che raggiungono l’altezza tra 100 e 200 metri, e che dal mare si spingono fino alla fascia costiera.
Il nome è stato attribuito dai pescatori, per il suono emesso dalle imbarcazioni in difficoltà per la scarsa visibilità, che ricorda l’ululato del lupo.
Siracusa si è svegliata in un’atmosfera surreale con i principali monumenti che a stento si intravedevano.
Facevano fatica ad affiorare dalla nebbia il Santuario della Madonna delle Lacrime, la Cattedrale e il centro storico di Ortigia.
La Capitaneria di porto è dovuta intervenire per soccorrere due diportisti, in difficoltà a causa della nebbia, che aveva fatto perdere loro il senso dell’orientamento, costringendoli a chiedere soccorso.
I due sono stati raggiunti da una motovedetta e ricondotti in porto in condizioni di massima sicurezza.
A causa della ‘lupa’ sono anche stati dirottati otto voli in arrivo all’aeroporto di Catania, cinque a Comiso e tre a Palermo.
Disagi anche nei voli in partenza.
La foto è tratta dal sito Ansa.