“Il nostro territorio ha pagato un prezzo altissimo negli ultimi sei anni, ci sono 39 famiglie che piangono i loro cari morti sul lavoro, bisogna fermare questa scia di sangue e per questo servono una serie di normative che assicurino la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Lo ha ribadito la UST Cisl nel corso del presidio svoltosi nella mattinata odierna contro le morti sul lavoro.
Il presidio si è tenuto in piazza Archimede, davanti alla Prefettura e ha visto la partecipazione di tutte le federazioni.
“Fermiamo la scia di sangue è lo slogan della giornata”, ha sottolineato Vera Carasi, segretaria generale della Cisl di Ragusa Siracusa.
“Quando parliamo di sicurezza, lo facciamo vivendo quotidianamente i luoghi di lavoro, basta scorrere i dati Inail dal 2018 allo scorso dicembre per vedere che nella nostra provincia ci sono state oltre 14 mila denunce per infortuni”.
“Sono numeri impietosi che comprendono naturalmente anche piccoli incidenti, ma sono la cartina di tornasole di qualcosa che non va”, ha ribadito ancora.
“In Prefettura abbiamo consegnato il documento che, in dieci punti, riassume gli interventi necessari”.
“È necessario un patto sociale tra aziende, istituzioni e parti sociali per contrastare questo tragico fenomeno”.
“Sono già partite le assemblee nei luoghi di lavoro e altre iniziative metteremo in campo”.