Con una interrogazione parlamentare, il senatore del Pd Antonio Nicita ha chiesto al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, quali misure e quali investimenti il gestore del servizio stia adottando per contrastare le ripetute interruzioni della fornitura di energia elettrica sulla rete che colpiscono in particolare la Sicilia.
In merito alle ripetute interruzioni della fornitura di energia elettrica sulla rete di trasmissione in tutta la Penisola ed in particolare in Sicilia, la regione più colpita dal fenomeno, il senatore siracusano del Pd Antonio Nicita, ha presentato una interrogazione parlamentare, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Nell’interrogazione, Nicita sottolinea come solo negli ultimi giorni le interruzioni della fornitura di energia elettrica si siano ripetute con particolare gravità nelle province di Palermo, Catania e Siracusa, a causa di guasti dovuti anche alle ondate di caldo e alla condizione non ottimale in cui versa la rete elettrica regionale.
Dopo aver sottolineato i disagi provocati ai cittadini dalle interruzioni e i danni alle imprese, costrette ad interrompere il processo produttivo e a ritardare le consegne di beni, servizi e lavori, con pesanti ricadute sul complessivo sistema produttivo siciliano, nell’interrogazione si dà atto di come i danni siano stati contenuti solo grazie alla rapidità con cui i guasti sono stati riparati per l’intervento immediato e risolutivo del personale del gestore nazionale.
Il parlamentare siracusano chiede quindi al Ministro “se sia a conoscenza del piano di investimenti strutturali che i gestori del servizio dovrebbero mettere in campo sulle reti e sul servizio elettrico per superare definitivamente il drammatico problema delle interruzioni estive della fornitura di energia elettrica, che produce conseguenze sulla qualità della vita dei cittadini e sul sistema produttivo, in particolare nella regione Sicilia”.
Nell’interrogazione il senatore chiede inoltre al Ministro “se il Piano degli investimenti sia collegato ad un nuovo piano assunzionale, viste le numerose e difficoltose emergenze che i tecnici e funzionari chiamati a fronteggiare a fronte di un quadro occupazionale del tutto inadeguato”.