Domenica prossima il Partito democratico siracusano eleggerà, dopo sette anni, il nuovo segretario.
Il partito è infatti guidato da oltre due anni, dal senatore Antonio Nicita, nominato commissario dall’allora segretario nazionale Enrico Letta, a dicembre del 2022.
L’ultimo segretario eletto è stato il professore Salvo Adono, nel 2020, dimessosi a luglio del 2022 anche a causa dei continui conflitti con l’area che faceva riferimento al presidente del partito, il sindaco di Canicattini e ora presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta.
La decisione di commissariare il partito si rese necessaria per l’impossibilità di trovare un equilibrio tra le diverse anime.
È probabile però che dopo che anni le cose non siano cambiate di molto.
Il congresso provinciale si svolgerà in un momento in cui il partito, a livello regionale, ancora litiga sulla modalità con cui dovrà essere scelto il nuovo segretario regionale
La tempesta di venerdì, che ha impedito di atterrare a Palermo all’aereo sul quale viaggiava il rappresentante della segretaria nazionale Elly Schlein, Igor Taruffi, ha impedito lo svolgimento dell’assemblea regionale che avrebbe dovuto approvare il regolamento del congresso regionale e stabilire se il segretario dovrà essere eletto dai soli iscritti o tramite le primarie aperte agli elettori e ai simpatizzanti, come chiede l’area Bonaccini e gran parte del gruppo parlamentare all’Ars.
A Siracusa a contendersi la segreteria provinciale saranno i quattro.
Tre fanno riferimento all’area della segretaria Schlein e uno a quella del presidente Bonaccini.
Orazio Scalorino, avvocato che compirà 50 anni tra qualche mese, sindaco di Floridia dal 2015 al 2020, è il candidato sostenuto dal deputato regionale Tiziano Spada, anche lui di Floridia, area Bonaccini, a Palermo schierato sul fronte anti Barbagallo, assieme alla maggioranza del gruppo all’Ars.
Scalorino ha lanciato un appello agli altri candidati.
“Ho piacevolmente appreso che siamo quattro i candidati alla segreteria provinciale.
Quale migliore occasione per portare nelle piazze del territorio questa esperienza?
Per questo motivo mi sento di proporre agli altri candidati di stringere un accordo che ci consentirà, dopo il primo turno interno con i voti dei tesserati, un secondo turno con le primarie aperte a tutti i cittadini.
Una vera festa democratica che porterà all’esterno il PD”
Altro candidato di quella che una volta si chiamava ‘generazione di mezzo’ è il 41enne Piergiorgio Gerratana, consigliere comunale di Rosolini, sostenuto dal commissario Nicita e vicino a Giovanni Giuca, il candidato sconfitto da Adorno nella corsa alla segreteria del 2020,
Laureato in Scienze Governo e Gestione di Amministrazioni e Imprese, Gerratana vanta un curriculum politico di tutto rispetto, essendo stato già presidente del Consiglio comunale di Rosini dal 2018 al 2021 e, seppure solo per un mese, assessore regionale al Territorio e Ambiente, nella giunta Crocetta, dal 17 settembre al 22 ottobre del 2014.
La sua mozione ha un titolo che esplicita la collocazione all’interno del partito: “Costruire l’alternativa in provincia. Con Elly Schlein e con Antonio Nicita”.
A difendere la posizione ambientalista c’è Giuseppe Peppe Patti, anche lui nell’area Schlein.
Architetto 51enne, appassionato velista, è stato presidente del Wwf ed è il protagonista di tante battaglie in difesa dell’ambiente, che sostiene anche all’interno del partito.
“La mia candidatura a segretario provinciale del Partito Democratico di Siracusa con la lista Greendem nasce con un’idea ben precisa che è quella di portare ulteriormente al centro del dibattito politico, tutela del territorio, transizione energetica, sviluppo sostenibile e bioagricoltura.
Argomenti che da sempre mi appartengono e che il Partito Democratico ha portato avanti in questi anni con la gestione delle criticità del polo petrolchimico, le posizioni costruttive nella vicenda IAS e le recenti ispezioni in ospedale”.
A completare il quadro dei candidati è la 27enne lentinese Claudia Saccà, esponente dell’area PopDem, Popolo Democratico, che nella complessa geografia interna del partito è quella più vicina all’ortodossia schleiniana, che vuole creare un fronte unitario progressista, ambientalista e femminista
Nonostante la giovane età, Claudia Saccà è stata consigliera comunale dal 2019, eletta con la lista ‘Ora’, il movimento creato dal sindaco Saverio Bosco, che lasciò un anno dopo, dopo la decisione del movimento di aderire a Italia Viva.
“La mia candidature nasce dalla forte domanda di cambiamento e rinnovamento ispirata dalla leadership della Segretaria Elly Schlein, dalla necessità di valorizzare le competenze, come quelle riconosciute nel nostro commissario provinciale, il Sen. Antonio Nicita, e dall’opportunità di dare maggiore spazio ai giovani e alle donne all’interno di un Partito che davvero unisca generi e generazioni.
Il PD deve mettere al centro il diritto a restare e tornare, affrontando tematiche cruciali come i costi di trasporto, i beni e i servizi pubblici e la qualità della vita in Sicilia. Con la mia candidatura, femminile e femminista, voglio porre l’accento su queste priorità affinché siano riconosciute e accolte dalla nuova segreteria”.
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