Sarà Francesco Italia a indossare la fascia di sindaco per il suo secondo mandato. Italia è stato eletto con il 55,39% dei voti, contro il 44,61% del rivale Ferdinando Messina,
A spuntarla nel ballottaggio è stato il sindaco uscente, che ha superato nettamente Ferdinando Messina, sostenuto da tutto il centrodestra, a cui si erano aggiunti per il ballottaggio tre dei candidati esclusi al primo turno.
Il sindaco uscente, dato per sfavorito, ha ottenuto il 55,39% dei consensi, contro il 44,61% del suo avversario.
Italia ha ottenuto 21.501 voti, Messina 17.318, lo scarto è quindi di oltre 4.000 voti.
Che l’esito del ballottaggio andasse a favori di Italia, si è visto già all’inizio dello scrutinio, e lo scarto in percentuale si è consolidato man mano che arrivavano i risultati delle 123 sezioni elettorali.
Italia era sostenuto da 5 liste civiche: Noi per la Città, Edy Bandiera Sindaco, Oltre, Siracusa più Verde e Francesco Italia Sindaco.
Al primo turno Italia aveva ottenuto 13.036 voti, pari al 24,08 % dei votanti.
Della nuova Giunta faranno parte Edy Bandiera, che sarà anche vice Sindaco, gli uscenti Pier Paolo Coppa, Fabio Granata e Vincenzo Pantano; e Teresella Celesti, Salvatore Consiglio, Giuseppe Gibilisco, Giancarlo Pavano e Barbara Ruvioli.
Esce sconfitto clamorosamente il centrodestra, con il candidato fortemente voluto dall’onorevole Riccardo Gennuso e dal Presidente della Regione Renato Schifani, i veri sconfitti di queste elezioni.
Ad uscire male è il anche centrosinistra che con Renata Giunta ha ottenuto al primo turno il 19,41%, le liste a suo sostegno solo quella del Partito democratico sarà rappresentata in consiglio comunale con 3 consiglieri.
A contendersi la poltrona di sindaco, al primo turno erano 8 candidati, sostenuti da 25 liste per il Consiglio comunale, con ben 754 candidati.
Di queste, solo 8 liste saranno rappresentate in consiglio comunale, per aver superato lo sbarramento del 5%.
Si conclude così una delle elezioni più sofferte e complesse della storia del capoluogo, caratterizzata da polemiche, alleanze variabili e clamorosi cambi di schieramento.