Il presidente di Confindustria, Diego Bivona, commenta il risultato ottenuto per il territorio e per le aziende del Polo Industriale siracusano.
Per Bivona, con il Dpcm firmato domenica scorsa dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, inizia una nuova fase per il polo industriale di Siracusa.
“L’attribuzione al polo industriale siracusano del riconoscimento di ‘sito industriale di interesse strategico nazionale’, consente di guardare al futuro con maggiore ottimismo, perché dà l’avvio ad una nuova fase che ridà fiducia alle imprese, con prospettive di investimenti per la decarbonizzazione dei processi, così come torna ad essere attrattivo il territorio per nuovi investitori”.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, nel dichiarare di interesse strategico nazionale gli stabilimenti di proprietà della società ISAB, e le infrastrutture necessarie ad assicurarne la continuità produttiva, di fatto ha riconosciuto l’importanza strategica dell’intero polo industriale siracusano per la salvaguardia della continuità produttiva e dei livelli occupazionali.
Per Bivona, “Siracusa con il suo polo assume oggi una valenza strategica per il Paese, grazie alle imprese che negli ultimi anni hanno radicalmente cambiato il proprio rapporto con l’ambiente, senza far mancare l’approvvigionamento essenziale dei propri prodotti, mantenendo pressoché inalterati i livelli occupazionali, anche nei periodi più critici, come in occasione della recente pandemia”.
Il presidente degli industriali siracusani sottolinea come che il polo industriale siracusano sia l’unico in Italia ad essersi dotato di un Rapporto di Sostenibilità di sito che, oltre a rendere pubbliche le risorse finanziarie impegnate nel processo di miglioramento continuo, evidenzia i risultati ottenuti nelle singole matrici ambientali
“Esprimo apprezzamento per l’attenzione e la tempestività con cui il Governo si è mosso nei confronti del polo industriale siracusano, grazie ad una azione corale e responsabile della Regione Siciliana, della deputazione nazionale e regionale, della Prefettura e delle forze sociali, senza dimenticare chi in questi anni si è tanto prodigato per evidenziare i pericoli cui stavamo andando incontro”.
A parlare è ancora il presidente Bivona, che conclude:
“Si apre oggi una nuova fase, la fase della “transizione green”, che si deve realizzare con le imprese e non contro le imprese.
E’ necessaria una forte coesione e un leale confronto tra tutti gli attori sociali coinvolti, affinché non si ripetano gli errori del passato.
Basta con le fake news e le posizioni ideologiche strumentali che negli anni hanno penalizzato lo sviluppo e la crescita della nostra economia, non consentendo di realizzare investimenti in campo energetico di cui oggi il Paese ha assoluto bisogno”.