Sicurezza, emergenza ambientale, immigrazione, lotta alla violenza di genere e alla dispersione scolastica.
Queste le priorità che intende affrontare il nuovo Prefetto di Siracusa Giovanni Signer nel suo mandato.
Il prefetto, nominato dal consiglio dei ministri lo scorso 17 settembre, si è presentato ieri in un incontro con la stampa, nel corso del quale ha risposto alle domande dei giornalisti.
Nisseno, 62 anni, laureato in Giurisprudenza, ha svolto la sua carriera prevalentemente nel settore investigativo della Polizia di Stato.
È stato Questore a Savona, Caltanissetta, Brescia e infine a Bari.
Partirà dai progetti avviati dalla dottoressa Moscarella che lo ha preceduto, e dall’inserimento del sistema di videosorveglianza del territorio al “Sistema Centralizzato Nazionale Transiti”, un progetto del Ministero dell’Interno che mira a far confluire tutti i transiti rilevati da telecamera di lettura targhe verso il centro elaborazione dati di Napoli.
I dati vengono poi distribuiti ai sistemi periferici le liste nazionali delle targhe rubate (lista A1), di quelle segnalate dagli uffici di polizia (lista C) e di quelle non revisionate (lista A2) solo per i sistemi periferici della Polizia Stradale.
Il prefetto Signer ha sottolineato la complessità della realtà della provincia in cui convivono comparti economici e sociali profondamente diversi tra loro, dal polo petrolchimico fino all’agricoltura e alla pesca.
Tra le priorità, il neo prefetto ha richiamato la questione dell’Ias, la cui crisi rischia di provocare un effetto domino nell’intero polo petrolchimico siracusano.
Rispondendo a una nostra domanda, il prefetto ha dichiarato che intende incontrare l’ingegnere Giovanna Picone, nominata dal presidente della Regione Schifani commissario per l’attuazione degli interventi per l’adeguamento dell’impianto, per fare il punto della situazione attuale del depuratore consortile.
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