Nel corso di un evento oggi, nel salone del Castello Maniace a Siracusa, è stato presentato lo studio elaborato da Risposte Turismo, società specializzata nel settore della crocieristica, per conto dell’Autorità di Sistema dei Porti del Mare di Sicilia Orientale.
Lo studio, intitolato “Lo stato della crocieristica nella Sicilia orientale: ricadute attuali e prospettive future”, è stato presentato dal presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare e dall’analista senior Eleonora Celeghin, ad una platea qualificata di autorità e operatori del settore.
Sono intervenuti, tra gli altri, oltre al presidente dell’AdSP Francesco Di Sarcina che ha fatto gli onori di casa e introdotto i lavori presentando il nuovo logo dell’ente, i sindaci di Siracusa Francesco Italia e di Pozzallo Roberto Ammatuna.
Con loro, Patrizia Valenti, direttore generale Dipartimento Territorio e Ambiente e commissario straordinario libero consorzio Ragusa.
Lo studio mette in risalto i punti di forza, le criticità e i dati che testimoniano il grande interesse del mercato nei confronti del territorio.
Nel 2024 nei porti di Catania, Siracusa e Pozzallo sono arrivati 265 mila croceristi, che hanno prodotto un impatto economico di oltre 65 milioni di euro.
Si tratta di cifre che, secondo lo studio, potrebbero addirittura raddoppiare entro il 2030, quando i croceristi potrebbero essere 540 mila, nel caso in cui si realizzino le opere infrastrutturali programmate dall’AdSP, alcune delle quali in realtà già avviate, per garantire una serie di servizi.
Il presidente Di Sarcina, nel suo intervento, ha posto l’accento sull’importanza di operare come sistema dei porti, andando oltre i campanilismi per rafforzare l’offerta di servizi integrati alle compagnie che scelgono la Sicilia sud orientale per consentire ai croceristi di visitare le bellezze storiche e paesaggistiche che il territorio offre.
Il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare, ha posto l’accento sui dati raccolti e le prospettive che emergono dall’analisi elaborata.
“Si registrano ben 35 compagnie di navi da crociera che hanno scelto quest’anno i tre porti.
La spesa diretta è stata di oltre 29 milioni di euro (circa 136mila euro per nave), cifra che sale a oltre 65,7 milioni se si considera anche l’indiretto e l’indotto; nel 2030 solo la spesa diretta potrebbe raggiungere quota 74,5 milioni.
Questo tre porti rappresentano e rappresenteranno sempre di più delle valide soluzioni di accosto per le compagnie”.
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