Si avvicinano le elezioni di secondo livello per l’elezione del presidente e del Consiglio del libero Consorzio, e si profilano gli scenari e gli schieramenti.
In vista delle elezioni, fissate per il 27 aprile, gli schieramenti hanno stretto accordi e aperto la discussione sulle alleanze, che devono necessariamente tenere conto della presenza di sindaci e consiglieri eletti in liste civiche che, seppure riconducibili a un’area politica potrebbero non sentirsi obbligati a seguire le indicazioni di partito.
In difficoltà il centrodestra nella spartizione delle candidature alla presidenza dei sei consorzi in cui si vota in Sicilia, mentre nel centrosinistra l’accordo tra Pd e M5s sembra solido.
Per il segretario provinciale del Pd di Siracusa Piergiorgio Gerratana, le elezioni rappresentato l’occasione per coprire un vuoto di governance del nostro territorio.
“Un territorio rimasto senza il ruolo della Camera di Commercio, per cui la nuova provincia può essere anche, oltre che gestore dei suoi specifici servizi, anche il luogo del dibattito e delle decisioni dal basso per affrontare la nuova e difficile fase storica che stiamo vivendo”.
Per Gerratana, il voto del 27 aprile, non sarà solo un momento per dare una rappresentanza democratica in una istituzione ma “sarà l’occasione per istituire un luogo in cui analizzare tutti insieme e decidere tutti insieme”.
Il segretario Pd auspica che, quella che definisce ‘la nuova Provincia’, possa diventare “la Casa dei Comuni e delle Imprese tanto invocata dalle organizzazioni rappresentative dei ceti produttivi e dagli amministratori locali”.
Gerratana parla quindi delle alleanze ed esprime apprezzamento per la candidatura a presidente del sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa, “con la figura e le caratteristiche di uno storico uomo del centrosinistra”.
“Il Partito Democratico ha impostato in questa direzione anche la proposta che avanza al sistema politico locale sulle alleanze che, per i fini di cui sopra, dovranno prevedere una coalizione la più larga possibile, con il Centrosinistra che dovrà andare oltre sé stesso.
Assumersi la responsabilità di governare il cambiamento in atto (con i rischi che si sta portando dietro) mettendo insieme le migliori energie, i volenterosi, le competenze.
Anche se politicamente i partecipanti a questo progetto dovessero avere linee politiche diverse nelle singole realtà comunali. L’unità del territorio è oggi indispensabile.
E, perciò, il nostro campo, che è il centrosinistra, deve comprendere convintamente anche le altre forze politiche del campo progressista, Azione, Italia viva, +Europa, il centro moderato e democratico, i movimenti civici, e chiunque intende spendersi per salvare la provincia dal degrado economico che rischia di affrontare.
È giunto il momento della responsabilità e il PD è pronto a raccogliere la sfida di governo.
La destra sta offrendo il peggio di sé: una guerra fratricida, tra esponenti assetati di potere che stanno utilizzando l’occasione dimenticando le esigenze dei comuni e del territorio concentrandosi esclusivamente in una disputa dal carattere tribale totalmente incompatibile con chi si riconosce nei nostri valori, nel buon governo e nella difesa delle nostre comunità.
Il Partito Democratico si impegna insieme ai suoi alleati ad elaborare una piattaforma politico programmatica inclusiva per il rilancio dell’intera provincia di Siracusa”.
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